È una responsabilità collettiva ricordare l’importanza della prevenzione primaria e degli screening
I tumori si possono e si devono prevenire, è una responsabilità collettiva che non dobbiamo dimenticare. Voglio ricordare due cose: la prima è l’importanza della prevenzione primaria. Ormai si pensa che il 40% dei tumori sarebbero evitabili con corretti comportamenti individuali e collettivi. Questo significa che come singole persone o cittadini abbiamo la responsabilità di almeno un terzo dei tumori che diagnostichiamo ogni giorno.
Altro tema è la Prevenzione secondaria cioè l’anticipazione diagnostica: anche qui, anticipare la diagnosi di un tumore, ossia fare screening, significa migliorare in maniera incredibilmente significativa la prognosi di quel tumore. Ancora oggi le dimensioni del tumore sono il fattore più significativo per il miglioramento della prognosi. I risultati ottenuti nella diagnosi precoce del tumore della mammella, del colon retto e della cervice uterine sotto gli occhi di tutti. Ancora oggi assistiamo a una differenza non più sopportabile nella diffusione degli screening nelle diverse regioni. Dobbiamo lavorare per una maggiore omogeneità di questa offerta. Ci sono ormai dietro l’angolo la attivazione di nuovi screening: uno per il tumore del polmone. Due studi in Italia che ne stando dimostrando la fattibilità. Abbiamo infine la possibilità di eliminare un tumore, combinando l’intervento di prevenzione primaria e uno di prevenzione secondaria. Parliamo del timore della cervice uterina con la vaccinazione anti Hpv e lo Screening con Hpv e Pap-test. Non ci possiamo permettere di non cogliere questa occasione.
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