Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Abbronzatura estrema, i rischi invisibili della sovraesposizione: come proteggere la pelle sensibile

Agosto, la tentazione di restare ore e ore sotto...

Italia nella morsa del caldo, sarà un Ferragosto bollente. Allerta del ministero: proteggersi dal solleone

Temperature record, notti tropicali e città bollino rosso: l’anticiclone...

Vaccini, stop ai contagi. “Metodo scientifico e collegialità tutelano la salute della popolazione”

Intervista all'infettivologo Roberto Parrella, ora al vertice del NITAG,...

Il cambiamento sociale dei papà italiani: paternità ritardata e implicazioni sulla salute

L’età media dei nuovi papà italiani si sposta sempre più avanti nel tempo, con conseguenze sulla fertilità maschile e sulla salute dei figli. Un’analisi approfondita del fenomeno e delle sue implicazioni sociali e mediche

In Italia, diventare padre per la prima volta è un passo sempre più posticipato rispetto ad altri Paesi europei. Secondo i dati più recenti dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), l’età media in cui gli uomini italiani diventano padri è di 35,8 anni, superando quella di Francia, Germania, Inghilterra e Galles. Questa tendenza, che coinvolge circa il 70% dei nuovi papà italiani, evidenzia un cambiamento significativo rispetto al passato, con un terzo degli uomini che ancora non ha figli oltre i 36 anni.

L’analisi condotta dagli esperti della Società italiana di andrologia (Sia) mette in luce l’importanza di affrontare la paternità in età più giovane e di preservare la fertilità fin dalla gioventù. Il professor Alessandro Palmieri, presidente della Sia e docente di Urologia all’Università Federico II di Napoli, sottolinea che in Italia si è assistito a un aumento di 10 anni dell’età media del primo figlio, passando dai 25 anni alla fine degli anni ’90 ai circa 36 anni attuali, posizionando il Paese al vertice della classifica europea per età media del concepimento.

Questo spostamento verso una paternità più tardiva non è privo di conseguenze. Gli spermatozoi, con l’avanzare dell’età, subiscono alterazioni sia a livello di funzionalità che di struttura, con un declino nella motilità, nella morfologia e possibili danni al DNA. Inoltre, l’esposizione prolungata agli inquinanti ambientali, come le microplastiche, e gli effetti dei cambiamenti climatici contribuiscono a ridurre la fertilità maschile.

Per contrastare questi effetti negativi sull’età della paternità, la Sia ha sviluppato, in collaborazione con l’Istituto di Farmacologia clinica dell’Università degli Studi di Catanzaro, un nuovo integratore chiamato Drolessano. Questo integratore, composto da sette sostanze naturali, tra cui l’escina estratta dai semi e dal guscio dell’ippocastano e il licopene presente nei pomodori, ha dimostrato effetti positivi sulla salute maschile, inclusa la fertilità.

Tuttavia, ritardare la paternità può non solo influenzare la fertilità maschile, ma anche mettere a rischio la salute dei figli. Gli uomini che diventano padri dopo i 45 anni possono trasmettere mutazioni genetiche aggiuntive ai propri figli, aumentando il rischio di problemi di salute come autismo e schizofrenia.

Il dottor Tommaso Cai, direttore dell’Unità operativa di urologia dell’ospedale di Trento e segretario della Sia, sottolinea l’importanza di informare le giovani generazioni sull’importanza di una fertilità sana fin dalla giovane età e di promuovere strategie di prevenzione e preservazione della fertilità maschile.

In conclusione, diventare padre è un passo cruciale nella vita di un uomo, ma è essenziale considerare l’età e gli effetti che questa scelta può avere sulla salute propria e dei propri figli. Investire nella salute riproduttiva maschile fin dalla gioventù può contribuire a garantire un futuro più sano per le famiglie italiane.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Giornata europea della Logopedia – 6 marzo 2024Salute mentale, come nasce la figura dell’Esp, esperto in supporto tra pari. La testimonianzaAffrontare la vitiligine: un impegno sociale e medico

Seguici!

Ultimi articoli

Italia nella morsa del caldo, sarà un Ferragosto bollente. Allerta del ministero: proteggersi dal solleone

Temperature record, notti tropicali e città bollino rosso: l’anticiclone...

Vaccini, stop ai contagi. “Metodo scientifico e collegialità tutelano la salute della popolazione”

Intervista all'infettivologo Roberto Parrella, ora al vertice del NITAG,...

No a chi è contro i vaccini nel NITAG: La Pediatria italiana deve esserci

"La presenza di figure note per posizioni anti-vacciniste in...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Italia nella morsa del caldo, sarà un Ferragosto bollente. Allerta del ministero: proteggersi dal solleone

Temperature record, notti tropicali e città bollino rosso: l’anticiclone...

Vaccini, stop ai contagi. “Metodo scientifico e collegialità tutelano la salute della popolazione”

Intervista all'infettivologo Roberto Parrella, ora al vertice del NITAG,...

No a chi è contro i vaccini nel NITAG: La Pediatria italiana deve esserci

"La presenza di figure note per posizioni anti-vacciniste in...

La comunicazione è centrale nella cura dell’orbitopatia basedowiana

Alberto Neri (IRCCS Reggio Emilia): “Un buon percorso clinico...
spot_imgspot_img

Abbronzatura estrema, i rischi invisibili della sovraesposizione: come proteggere la pelle sensibile

Agosto, la tentazione di restare ore e ore sotto il sole presenta il conto: dietro il colore dorato della pelle si nasconde un pericolo...

Italia nella morsa del caldo, sarà un Ferragosto bollente. Allerta del ministero: proteggersi dal solleone

Temperature record, notti tropicali e città bollino rosso: l’anticiclone africano non darà tregua. Appelli, consigli e strategie di prevenzione Ferragosto si avvicina, e l’estate italiana...

Vaccini, stop ai contagi. “Metodo scientifico e collegialità tutelano la salute della popolazione”

Intervista all'infettivologo Roberto Parrella, ora al vertice del NITAG, Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni del ministero Roberto Parrella, presidente della Società Italiana di Malattie...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui