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Il ruolo del microbioma nella regolazione dell’appetito


Un approccio innovativo per comprendere i meccanismi della fame e le implicazioni per la salute globale firmato dal professor Alessio Fasano.

Uno studio rivoluzionario sulla regolazione dell’appetito e il ruolo del microbioma intestinale è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica New England Journal of Medicine (NEJM). L’analisi, firmata dal professor Alessio Fasano, Presidente della Fondazione EBRIS e docente presso la Harvard Medical School, offre una nuova prospettiva sulla fisiologia della fame e sulle strategie per affrontare le sfide legate all’alimentazione e alla salute globale.

L’asse intestino-cervello

La ricerca evidenzia il ruolo fondamentale del microbioma intestinale nei meccanismi che regolano la fame e il metabolismo. Il microbiota intestinale, ovvero l’insieme di microorganismi che popolano il nostro intestino, non è solo coinvolto nei processi digestivi, ma comunica attivamente con il cervello attraverso l’asse microbiota-intestino-cervello. Secondo il professor Fasano, scienziato di origine campana, “i metaboliti prodotti dal microbiota si configurano come mediatori fondamentali dell’asse microbiota-intestino-cervello. Sebbene molto resti da chiarire, è evidente che il microbioma possa influenzare i circuiti della fame, aprendo la strada a terapie mirate e personalizzate”.

Un fenomeno complesso

L’appetito e il comportamento alimentare non dipendono solo da segnali biologici, ma anche da fattori ambientali, socioeconomici e culturali. Il professor Fasano sottolinea che, nel corso dell’evoluzione umana, la disponibilità di cibo ha subito cambiamenti drastici, passando da un accesso limitato e incerto alle risorse alimentari a un’abbondanza senza precedenti nei Paesi industrializzati. Questa transizione ha alterato profondamente i meccanismi di regolazione della fame, contribuendo all’insorgenza di disturbi come obesità, anoressia e patologie metaboliche. L’evoluzione del comportamento alimentare umano ha portato a una maggiore assunzione di cibi ipercalorici e ultra-processati, modificando i segnali fisiologici di sazietà e spingendo molte persone a mangiare anche in assenza di un reale bisogno energetico. Questo squilibrio tra assunzione e consumo calorico ha reso la regolazione dell’appetito una sfida cruciale per la salute pubblica.

Nuovi approcci terapeutici per la modulazione dell’appetito

Lo studio suggerisce che la comprensione più approfondita del microbioma intestinale potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per i disturbi alimentari. La modulazione del microbiota attraverso interventi mirati, come l’uso di probiotici, prebiotici e dieta personalizzata, potrebbe rappresentare una strategia efficace per regolare l’appetito in condizioni patologiche.

La ricerca sta inoltre esplorando il ruolo di specifici batteri intestinali che sembrano influenzare la produzione di ormoni legati alla fame e alla sazietà, come la grelina e la leptina. L’alterazione di questi equilibri può determinare un aumento o una riduzione dell’appetito, con conseguenze dirette sulla gestione del peso corporeo e sulla prevenzione di malattie metaboliche.

Salute globale e sostenibilità alimentare

Oltre agli aspetti clinici, il professor Fasano pone l’accento sull’importanza delle politiche nutrizionali globali per contrastare sia la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, sia l’epidemia di obesità nei Paesi industrializzati. “Le politiche volte a ottimizzare la produzione di cibo e a comprendere meglio i meccanismi della fame possono avere un impatto positivo sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo, promuovendo salute e sostenibilità a livello globale”, afferma Fasano. L’adozione di strategie alimentari più sostenibili, basate su una maggiore consapevolezza del ruolo del microbioma nella regolazione dell’appetito, potrebbe favorire un accesso più equo alle risorse alimentari e contribuire a ridurre l’incidenza delle malattie legate alla nutrizione.

Riconoscimento alla ricerca italiana

La pubblicazione sul NEJM rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro della Fondazione EBRIS, che si dedica alla ricerca traslazionale con l’obiettivo di trasferire le conoscenze scientifiche alla pratica clinica. Il professor Fasano, considerato uno dei maggiori esperti mondiali nello studio del microbioma, continua a svolgere un ruolo di primo piano nella ricerca internazionale sulla salute e sul metabolismo umano. Grazie a studi come questo, la comunità scientifica sta acquisendo nuove conoscenze sui meccanismi che regolano l’appetito e sulle possibili strategie per affrontare le sfide nutrizionali del futuro. La comprensione sempre più approfondita del legame tra microbioma e fame apre la strada a soluzioni innovative per il miglioramento della salute globale.

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