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In Italia c’è una scarsa aderenza al trattamento dell’asma

L’asma è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, tra cui circa 4,6 milioni di adulti in Italia. Mentre la prevalenza dell’asma in Italia è aumentata al 7,9% dal 4,8% del 2010, solo il 20% dei pazienti asmatici guarisce. La scarsa aderenza alla terapia è una delle maggiori sfide nel trattamento dell’asma, in quanto può portare a riacutizzazioni e ricoveri.

L’asma è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, tra cui circa 4,6 milioni di adulti in Italia. Mentre la prevalenza dell’asma in Italia è aumentata al 7,9% dal 4,8% del 2010, solo il 20% dei pazienti asmatici guarisce. La scarsa aderenza alla terapia è una delle maggiori sfide nel trattamento dell’asma, in quanto può portare a riacutizzazioni e ricoveri.

Questa malattia si caratterizza per episodi di difficoltà respiratoria, tosse, respiro sibilante e senso di oppressione al petto. Questi sintomi possono essere scatenati da vari fattori, come allergeni, inquinamento, infezioni, stress o esercizio fisico. L’asma può avere un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, limitando le loro attività quotidiane e aumentando il rischio di complicanze e mortalità.

L’asma colpisce persone di tutte le età, con stime di prevalenza leggermente superiori nelle donne (8,5%) rispetto agli uomini (7,4%). La prevalenza diminuisce con l’età, passando dal 9,8% nella fascia 25-34 anni al 5,1% negli ultraottantacinquenni. Percentuali più elevate di malati si registrano nel Centro-Sud Italia, con la Campania che ha la prevalenza più alta (14,7%), seguita da Sardegna (9,3%), Calabria (8,4%), Molise e Liguria (8,0%).

Per prevenire e controllare l’asma, è fondamentale seguire una terapia adeguata e personalizzata, basata sull’uso di farmaci inalatori che agiscono direttamente sulle vie respiratorie. La terapia dell’asma si divide in due categorie: la terapia di mantenimento, che ha lo scopo di ridurre l’infiammazione cronica e prevenire le riacutizzazioni; e la terapia di soccorso, che ha lo scopo di alleviare i sintomi acuti in caso di crisi. La terapia di mantenimento si basa sull’uso di corticosteroidi inalatori (ICS), che sono i farmaci più efficaci per controllare l’infiammazione asmatica. Nei pazienti con asma persistente o grave, possono essere associati ad altri farmaci, come i broncodilatatori a lunga durata d’azione (LABA) o gli antagonisti dei recettori muscarinici a lunga durata d’azione (LAMA), che hanno lo scopo di dilatare le vie respiratorie e migliorare il flusso d’aria.

Tuttavia, nonostante l’esistenza di queste terapie efficaci e sicure, molti pazienti asmatici non raggiungono un controllo ottimale della malattia. Uno dei principali ostacoli è la scarsa aderenza al trattamento, ovvero il mancato rispetto delle indicazioni del medico riguardo alla modalità, alla frequenza e alla durata della terapia. La scarsa aderenza al trattamento è un fenomeno molto diffuso tra i pazienti asmatici, con conseguenze negative sia sul piano clinico che su quello economico. Infatti, la scarsa aderenza al trattamento è associata a un aumento delle riacutizzazioni asmatiche, dei ricoveri ospedalieri, dei costi sanitari e della mortalità.

Secondo una recente survey la scarsa aderenza è dovuta all’uso di più inalatori. Si stima infatti che il 24% delle riacutizzazioni e il 60% dei ricoveri per asma in Italia siano attribuibili alla scarsa aderenza, che si attesta su livelli inferiori al 20%. L’uso di un singolo inalatore aumenta significativamente i tassi di aderenza, come riportato da una revisione sistematica. Inoltre, l’utilizzo di un singolo inalatore è economicamente vantaggioso e si associa a un ridotto utilizzo di risorse sanitarie rispetto a terapie con più inalatori.

La terapia tripla in un singolo inalatore ha il potenziale per migliorare l’aderenza al trattamento riducendo il numero di dispositivi inalatori necessari per la terapia di mantenimento. Ciò significa meno istruzioni e nessun regime di dosaggio diverso, riducendo gli errori di dosaggio e manipolazione e riducendo l’interruzione selettiva di terapie specifiche e individuali per l’asma in generale e l’abbandono dell’inalatore di corticosteroidi inalanti in particolare.

In conclusione, l’aderenza alla terapia è una componente critica del trattamento dell’asma e l’uso di un singolo inalatore ha il potenziale per migliorare significativamente i tassi di aderenza al trattamento. È essenziale sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti sull’importanza dell’aderenza alla terapia nella gestione efficace dell’asma.

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