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Infezione da HCV, l’associazione pazienti EpaC chiede una proroga per lo screening (che potrà terminare a fine anno)

L’infezione da HCV è un problema di salute pubblica, più cittadini si identificano e si curano e meno persone saranno contagiate.

A livello italiano, il quadro non è roseo per quanto riguarda l’attività di screenong: non solo alcune regioni sono bloccate nella definizione degli iter burocratici nonostante tutte hanno ricevuto da tempo i fondi per lo screening (ad esclusione delle regioni a statuto speciale), ma il 31 dicembre 2023 lo screening HCV dovrà terminare, come previsto dal Decreto. Preoccupazione dell’Associazione pazienti EpaC che spera in una proroga per lo screening HCV da parte del governo. 

Si stima che nel mondo ci siano circa 58 milioni di persone con infezione cronica da HCV e circa 1,5 milioni di nuove infezioni all’anno e che nel 2019 siano morte circa 290.000 persone a causa di malattie del fegato correlate all’epatite.

Il quadro nazionale dell’attività di screening HCV è fornito dall’associazione pazienti EpaC: i dati ufficiali sono fermi al 31 dicembre 2022, che evidenziano la scoperta di 7.655 casi di infezione occulta da HCV nei tre setting di popolazione previsti: popolazione, generale, SerD e carceri. I dati del primo semestre 2023 sono ancora in fase di elaborazione, ma solo 11 regioni hanno inviato i dati su popolazione generale, e 2 regioni hanno inviato solo dati parziali. Mancano all’appello regioni importanti come Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia. 

Nonostante tutte le regioni hanno ricevuto da tempo i fondi per lo screening (ad esclusione delle regioni a statuto speciale), alcune sono ancora bloccate nella definizione degli iter burocratici – evidenzia Ivan Gardini, Presidente di EpaC -. Ma esiste un problema molto più serio: il 31 dicembre 2023 lo screening dovrà terminare, così come previsto dal Decreto, a meno che il Governo non conceda una ulteriore proroga”. 

“Siamo quindi molto preoccupati – aggiunge Ivan Gardini – poiché tutti gli sforzi fatti sinora dalle regioni saranno interrotti e vanificati, e nessuno sa che fine potrebbero fare le risorse stanziate. Se dovesse accadere, sarebbe un evento scandaloso, inopportuno e contro ogni logica di prevenzione, oltre che dissociarsi apertamente dalla strategia dell’OMS di eliminazione globale dell’epatite C”. 

Facciamo quindi appello al Ministro della Saluteconclude il Presidente EpaCaffinché nella prossima manovra finanziaria sia inserita una proroga per lo screening HCV. Come membro di Alleanza Contro l’epatite (ACE) la nostra associazione EpaC porterà questa urgente istanza all’attenzione dell’intergruppo parlamentare sulle epatiti virali e malattie del fegato di recente costituzione, cosi come l’ipotesi di attivare uno screening per l’epatite Delta, considerate le nuove possibilità terapeutiche approvate dall’Agenzie del Farmaco.”

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