Contenuti esclusivi

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...

Idrogel di DNA: una nuova frontiera nella somministrazione terapeutica

Microstrutture genetiche aprono prospettive nel rilascio prolungato di farmaci Un’équipe...

Innovazione studio italiano presenta il “cerotto” biologico per riparare i cuori danneggiati

I ricercatori in Italia hanno raggiunto un traguardo rivoluzionario nel campo della medicina rigenerativa cardiaca con lo sviluppo di un “cerotto” biologico in grado di riparare i cuori danneggiati, compresi quelli colpiti da infarto.

I ricercatori in Italia hanno raggiunto un traguardo rivoluzionario nel campo della medicina rigenerativa cardiaca con lo sviluppo di un “cerotto” biologico in grado di riparare i cuori danneggiati, compresi quelli colpiti da infarto. Guidato da Antonio Musarò, professore all’Università La Sapienza di Roma e all’Istituto Pasteur Italia, lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Scientific Reports’ dal gruppo Nature, ha fatto luce su un significativo avanzamento in quest’area critica della ricerca.

Lo studio è incentrato sull’introduzione di uno strumento sperimentale noto come X-MET, che coinvolge il tessuto muscolare ingegnerizzato. Riparare il cuore dell’adulto a seguito di eventi traumatici come l’infarto è stato uno dei compiti più impegnativi nel campo della medicina rigenerativa. Negli ultimi anni il trapianto di cellule staminali e l’ingegneria tissutale sono emerse come potenziali opzioni terapeutiche. Tuttavia, ricerche precedenti hanno rivelato che le cellule staminali trapiantate hanno capacità limitate di formare connessioni funzionali con i cardiomiociti, le cellule muscolari del cuore.

La ricerca pionieristica ha scoperto che gli stimoli meccanici possono innescare il rimodellamento funzionale nel sistema muscolare scheletrico 3D, trasformandolo efficacemente in una struttura che ricorda da vicino il muscolo cardiaco. Le analisi molecolari e funzionali hanno supportato questa scoperta, dimostrando che l’X-MET rimodellato esprime marcatori rilevanti di cardiomiociti funzionali rispetto ai sistemi di coltura del muscolo scheletrico non stimolati e alle tradizionali colture bidimensionali.

I risultati più promettenti dello studio sono stati osservati durante gli esperimenti condotti su un modello murino di ischemia miocardica cronica, una condizione caratterizzata da un ridotto afflusso di sangue al cuore. L’impianto di X-MET non solo ha preservato la funzione cardiaca, ma ha anche aumentato significativamente il tasso di sopravvivenza dei topi trapiantati colpiti da attacchi di cuore. Questo notevole risultato è stato raggiunto attraverso la modulazione della risposta infiammatoria e la riduzione della fibrosi nei cuori danneggiati.

L’uso dell’X-MET ingegnerizzato come “cerotto” biologico rappresenta un sostanziale balzo in avanti nel campo della medicina rigenerativa cardiaca. Offre una nuova speranza per riparare i cuori danneggiati e ha un grande potenziale per trasformare il trattamento delle malattie cardiache.

Questo studio innovativo pone le basi per ulteriori ricerche e incoraggia collaborazioni multidisciplinari che potrebbero rivoluzionare il modo in cui affrontiamo il trattamento dei disturbi cardiaci. Lo studio ha ricevuto il sostegno dell’Istituto Pasteur Italia, della Fondazione Roma e di Afm-Telethon, mentre la Fondazione Ibsa ha fornito una borsa di studio a Marianna Cosentino, la prima autrice dello studio. Con la continua esplorazione e partnership innovative, il futuro sembra promettente per i progressi nella medicina rigenerativa cardiaca di cui beneficeranno innumerevoli persone in tutto il mondo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: “La Toscana è una terra d’avanguardia quando si parla di malattie rare e di…, “Fair play for life” premia due medici: al centro c’è il paziente, non la…, Farmaci orfani per malattie rare, l’impegno di Alexion e le proposte per potenziare l’accesso…, I perché della vela.

Seguici!

Ultimi articoli

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...

Idrogel di DNA: una nuova frontiera nella somministrazione terapeutica

Microstrutture genetiche aprono prospettive nel rilascio prolungato di farmaci Un’équipe...

La polmonite uccide un bambino ogni 43 secondi nel mondo

L’appello dell'UNICEF per fermare questa tragedia evitabile. La polmonite è...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...

Idrogel di DNA: una nuova frontiera nella somministrazione terapeutica

Microstrutture genetiche aprono prospettive nel rilascio prolungato di farmaci Un’équipe...

La polmonite uccide un bambino ogni 43 secondi nel mondo

L’appello dell'UNICEF per fermare questa tragedia evitabile. La polmonite è...

Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Sociosanitario, Socioassistenziale e del Volontariato

Un'opportunità per riflettere su come garantire un futuro più...
spot_imgspot_img

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie italiane, solleva preoccupanti disuguaglianze regionali. Nel 2023, la spesa sanitaria delle famiglie italiane ha raggiunto i...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce ai malati per trasformare il supporto nella BPCO. La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) colpisce oltre 3,5...

Idrogel di DNA: una nuova frontiera nella somministrazione terapeutica

Microstrutture genetiche aprono prospettive nel rilascio prolungato di farmaci Un’équipe di ricercatori della Tokyo University of Science ha sviluppato un idrogel a base di DNA...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui