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L’aiuto della telemedicina nella gestione delle emergenze e del malato terminale

Nella sessione “La Telemedicina per la gestione delle emergenze: atto assistenziale e sostenibilità economica” della macro sessione “Telemedicina come strumento di cambiamento del SSN: verso una nuova medicina”, della Winter School 2022 di Napoli, dal titolo “Cambia la Sanità.

Reinventare Processi, Ruoli e Competenze”, organizzata da Motore Sanità, promossa e divulgata da Mondosanità e Dentro la Salute e realizzata con il contributo incondizionato di Gilead, Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson, AlmavivA, Daiichi Sankyo, GSK, IBM, Sanofi, Angelini Pharma, Kyowa Kirin, Siemens Healthineers e Teva, sono intervenuti Antonino Giarratano, Presidente SIAARTI e Livio De Angelis, Direttore Regionale e Soccorso Pubblico 112, Regione Lazio.

“Attualmente – ha spiegato Antonino Giarratano, Presidente SIAARTI – il ruolo della telemedicina all’interno della medicina moderna sta assumendo sempre maggiore importanza. L’emergenza legata alla pandemia Covid-19 ha fatto emergere ulteriori problematiche; la necessità di limitare gli ingressi nelle strutture sanitarie, l’esigenza di poter fornire cure adeguate in maniera più diffusa possibile e il tentativo di ridurre il periodo di ospedalizzazione doveva andare parallelo al garantire la massima sicurezza per i nostri pazienti e al proseguimento nella diagnosi, trattamento e follow up di tutte quelle patologie non-Covid. Tutto questo ci ha costretti in maniera sempre più frequente ad appoggiarci a sistemi di telemedicina, dando così un nuovo sprint alla ricerca in questo campo. “

“Questo ha destato interesse anche nelle Industrie, che si sono ingegnate a studiare sistemi capaci di andare incontro alle nostre attuali necessità. Se è vero che queste tecnologie sono ancora legate a costi non trascurabili per il sistema sanitario, è bene considerare l’altro lato della medaglia. Questi sistemi sono in grado di fornire servizi consentendo di raggiungere i pazienti a prescindere dalla loro localizzazione geografica evitando ad essi di recarsi nelle strutture ospedaliere in una buona parte dei casi. E se questo consente al singolo paziente di poter ampliare la propria scelta sanitaria, dall’altra parte consente un risparmio sugli ingressi nelle strutture sanitarie, con tutti i costi specifici, e sui costi sociali legati all’organizzazione familiare”.

“L’evoluzione tecnologica – ha dichiarato Livio De Angelis, Direttore Regionale e Soccorso Pubblico 112, Regione Lazio – offre la possibilità di superare problematiche che da sempre rappresentano una sfida per chi opera per garantire sicurezza e salute. La Telemedicina rappresenta oggi un formidabile strumento anche nel mondo di chi gestisce l’emergenza, consentendo di perseguire gli obiettivi cardine dei sistemi di emergenza/urgenza attraverso nuove applicazioni. Accuratezza del triage, appropriatezza degli interventi, ottimizzazione delle risorse ed abbattimento dei tempi di gestione sono obiettivi storici che, grazie alle nuove applicazioni di telemedicina, appaiono oggi più facili da perseguire”.

Nella sessione “Il paziente terminale: come gestire gli ultimi giorni di vita a casa grazie ad una nuova Home Care oltre l’ADI”, è intervenuto Antonio Maddalena, Responsabile Rete Terapia del dolore presso ASL Napoli 1 Centro.

Il paziente in fase terminale di malattia ha la necessità di una équipe multispecialistica, composta dalle varie figure professionali che si prenderanno cura di lui. l’obiettivo è dare dignità all’ultima fase della vita attraverso la cura dei sintomi e della persona. nel 2021 la U.O.S.D. Cure Palliative domiciliari della ASL NApoli1 Centro ha assistito oltre 2000 pazienti in tutta la città di Napoli sia con patologia oncologica che con patologia neuromuscolare”.

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