Punti di differenza - J&J MedTech

Contenuti esclusivi

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Lotta all’ictus, il 52% delle stroke unit è al Nord

L’ictus rappresenta una sfida importante per il sistema sanitario, ma è attraverso l’adozione di provvedimenti concreti che si potrà migliorare la gestione della malattia.

Ogni anno in Italia circa 120mila persone sono colpite da ictus, una patologia che rappresenta una delle principali cause di morte e disabilità. Purtroppo, secondo i dati emersi da una survey condotta dall’Associazione italiana ictus (Isa-Aii), nel Sud Italia si trova solo il 22% delle strutture specializzate per il trattamento di questa malattia, mentre nel Nord il 52%.

Secondo i risultati della survey, nel Sud Italia sono presenti 45 Stroke Unit, contro le 55 presenti nel Centro del Paese e le 108 localizzate nel Nord. Questi dati mettono in evidenza una disomogeneità nella distribuzione dei presidi anti-ictus sul territorio italiano, creando disparità nell’accesso alle cure e limitando la possibilità di gestire tempestivamente questa grave patologia.

L’ictus rappresenta un problema non indifferente, con 40mila persone che non sopravvivono a 12 mesi dall’evento e altre 40mila che lamentano disabilità e spesso perdita di autosufficienza. Per affrontare questa emergenza European Stroke Organisation e Stroke Alliance For Europe hanno lanciato il Piano d’azione europeo per l’ictus (Stroke Action Plan for Europe), il cui obiettivo è quello di stabilire linee guida condivise in tutti i 53 Paesi europei entro il 2030.

Di fronte a questa iniziativa di portata europea, l’Isa-Associazione italiana ictus chiede al ministero di firmare la dichiarazione di intenti dello Stroke Action Plan for Europe, sottolineando l’importanza di un impegno istituzionale per migliorare la gestione dell’ictus nel nostro paese.

Danilo Toni, ex presidente dell’Isa-Aii, commenta i dati preoccupanti emersi dalla survey e mette in luce la necessità di intervenire tempestivamente: “Il numero di persone colpite ogni anno da ictus è alto e si stima un aumento del 26% nel prossimo futuro. Questo comporterebbe un significativo incremento dei costi sanitari legati alla gestione della malattia. È fondamentale concentrarsi sulla prevenzione primaria e ridurre i fattori di rischio come il fumo, il consumo eccessivo di alcool e di cibi poco salutari, oltre alla sedentarietà. Patologie come l’obesità, l’ipertensione e il diabete possono favorire l’insorgenza dell’ictus”.

È necessario garantire a tutti i pazienti una presa in carico rapida e una riabilitazione completa su tutto il territorio nazionale. Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile un impegno congiunto tra istituzioni e operatori sanitari.

L’ictus rappresenta una sfida importante per il sistema sanitario, ma è attraverso l’adozione di provvedimenti concreti che si potrà migliorare la gestione della malattia.

Seguici!

Ultimi articoli

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Malattie cardiovascolari prima causa di decesso in Emilia Romagna: presentato un modello sulla stratificazione del rischio nella popolazione

Sviluppare un sistema di stratificazione del rischio cardiovascolare basato...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra...

Malattie cardiovascolari prima causa di decesso in Emilia Romagna: presentato un modello sulla stratificazione del rischio nella popolazione

Sviluppare un sistema di stratificazione del rischio cardiovascolare basato...
spot_imgspot_img

Falcidie a Medicina: Bruno Zuccarelli: «In tempi non sospetti avevamo avvertito del pericolo

Rischio di posti vacanti nell’intera Campania. Ma le famiglie abbienti possono contare sul vecchio sistema.«Gli esiti che arrivano da tutta Italia dimostra che avevamo...

Vaccinazione dell’adulto e del fragile in Piemonte, Riboldi: «La sfida è diventare una delle regioni più protette»

Accesso all’innovazione tramite vaccini “su misura” per la popolazione adulta e fragile, modelli organizzativi efficaci, campagne di comunicazione mirate: queste le tre direttrici della...

Disabili, diritto all’affettività: Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp e Unisannio promuovono un confronto scientifico a Benevento

Diritto all’a𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à 𝐞 s𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 p𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 d𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à tra t𝐚𝐛ù, p𝐫𝐞𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢 𝐞 nuovi a𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢 e𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 r𝐢𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢: è questo il tema del corso di...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui