Dalla “golden hour” alle reti cliniche tempo-dipendenti, ovvero da un approccio clinico a un modello organizzativo di rete tra ospedale e territorio per garantire al paziente di arrivare per tempo nella struttura di riferimento e ricevere le cure di cui ha bisogno. Come è cambiato il modo di gestire gli eventi acuti nelle terre alte è stato affrontato durante il convegno “Salute oltre la città. Soluzioni innovative per la sanità di montagna”, focalizzato sulle reti tempo-dipendenti, organizzato dall’Azienda Ulss 1 Dolomiti e da Motore Sanità, a Pieve di Cadore, nell’auditorium CosMo.
Abbiamo intervistato Adriano Marcolongo, Direttore sanitario della casa di cura Sanatorio Triestino, che ci ha portato nel mondo delle reti cliniche tempo-dipendenti nelle aree montane, tra passato e futuro.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Affrontare la vitiligine: un impegno sociale e medico, Prevenzione vaccinale: percorsi facilitati, priorità ai pazienti oncologici e onco-ematologici, Progressioni sanitarie, equo compenso: arriva la prima bozza dei parametri per 17 profili