Nelle Dolomiti secondo appuntamento per parlare della sanità di montagna

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nelle dolomiti secondo appuntamento per parlare della sanità di montagna. nella suggestiva cornice delle dolomiti, a pieve di cadore, in provincia di belluno, il 10 maggio si è svolto il secondo appuntamento del convegno “salute oltre la città” focalizzato sull’emergenza e urgenza e sulle reti tempo-dipendenti. oltre 200 presenze, tra cui esperti dell’emergenza e urgenza a livello regionale e locale (esperti delle reti ictus, della rete per le emergenze cardiologiche per il trauma, della rete per la gestione del neonato e del bambino critico) ma anche associazioni di volontariato che operano sul territorio. nella suggestiva cornice delle dolomiti, a pieve di cadore, in provincia di belluno, il 10 maggio si è svolto il secondo appuntamento del convegno “salute oltre la città” focalizzato sull’emergenza e urgenza e sulle reti tempo-dipendenti. oltre 200 presenze, tra cui esperti dell’emergenza e urgenza a livello regionale e locale (esperti delle reti ictus, della rete per le emergenze cardiologiche per il trauma, della rete per la gestione del neonato e del bambino critico) ma anche associazioni di volontariato che operano sul territorio. insieme hanno analizzato le migliori soluzioni per ottenere equità assistenziale anche in territori difficili, obiettivo per il quale possono risultare decisive la solidità delle reti emergenziali e le molte innovazioni tecnologiche che la ricerca di campo propone. mondosanità ha intervistato giuseppe dal ben, commissario ulss 1 dolomiti. potrebbe interessarti anche: affrontare la vitiligine: un impegno sociale e medico, prevenzione vaccinale: percorsi facilitati, priorità ai pazienti oncologici e onco-ematologici, progressioni sanitarie, equo compenso: arriva la prima bozza dei parametri per 17 profili.

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Nella suggestiva cornice delle Dolomiti, a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, il 10 maggio si è svolto il secondo appuntamento del convegno “Salute oltre la città” focalizzato sull’emergenza e urgenza e sulle reti tempo-dipendenti. Oltre 200 presenze, tra cui esperti dell’emergenza e urgenza a livello regionale e locale (esperti delle reti ictus, della rete per le emergenze cardiologiche per il trauma, della rete per la gestione del neonato e del bambino critico) ma anche associazioni di volontariato che operano sul territorio

Insieme hanno analizzato le migliori soluzioni per ottenere equità assistenziale anche in territori difficili, obiettivo per il quale possono risultare decisive la solidità delle reti emergenziali e le molte innovazioni tecnologiche che la ricerca di campo propone. Mondosanità ha intervistato Giuseppe Dal Ben, Commissario ULSS 1 Dolomiti.

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