Il botulino è una tossina che si sviluppa per lo più nelle carni insaccate o in alimenti conservati in scatola avariati ma è noto soprattutto per i suoi usi a scopo estetico. Questa tossina estremamente tossica e mortale per gli uomini a basse dosi viene utilizzata per la correzione delle rughe mimiche del viso. Secondo un recente studio però la tossina botulinica sarebbe efficace anche nel combattere l’emicrania.
L’emicrania è un mal di testa unilaterale parossistico che si presenta su un lato del cranio per poi irradiarsi al resto della testa, o che se irradia dell’esordio, e può essere accompagnato da altri sintomi quali la nausea, il vomito e l’ipersensibilità alla luce e ai rumori. La persona sofferente preferisce di solito stare sdraiata, al buio e lontana dai rumori.
La durata degli episodi varia da qualche ora fino a tre giorni. Di questi sintomi soffre circa l’11% della popolazione italiana con ricadute spesso importanti sia sulla qualità di vita che sull’attività lavorativa. Infatti il suo impatto sociale/economico è molto importante, con una spesa in Italia che ammonta a circa 3,5 miliardi €/anno, dove il 15% delle persone ha oltre 4 episodi/ mese, il 4,2% oltre 8 episodi/mese, il 5% perde più di 5 giorni lavorativi/mese. Secondo un recente studio però la tossina botulinica, più conosciuta semplicemente come Botulino, sarebbe efficace nel combattere questa patologia che colpisce milioni di Italiani.
In un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Toxins è stata utilizzata la tossina attraverso infiltrazioni locali per rilassare le parti interessate dall’attacco di emicrania. La ricerca condotta da Paolo Martelletti dell’Università Sapienza di Roma in collaborazione con la Facoltà di Terapia Fisica e Riabilitazione dell’Università Hacettepe di Ankara ha messo in luce anche che le applicazioni locali di botulino aiutano anche a ridurre l’intensità del mal di testa.
Lo studio che ha coinvolto 134 pazienti emicranici ha mostrato come il mix dolore al collo-emicrania può essere efficacemente trattato anche sfruttando l’applicazione locale della tossina botulinica, terapia indicata ed utilizzata da oltre un decennio per il trattamento dell’emicrania cronica. Le applicazioni per essere efficaci devono essere effettuate ogni tre mesi e riuscirebbero a dimezzare l’intensità del dolore sia al collo che alla teste, inoltre pare che questa terapia sia in grado di ridurre anche il numero medio di attacchi di emicrania mensili.
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