Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Epidemie sotto traccia, le strategie vaccinali in vista dell’autunno

L’Italia si lascia alle spalle una stagione invernale impegnativa,...

Fumata bianca: “Habemus Papam”

Robert Prevost il nuovo Papa, è il primo...

Nuovi spray nasali riducono la durata del raffreddore nei bambini

Un nuovo trattamento nasale accelera la guarigione del raffreddore nei bambini: in uno studio su 301 casi, il recupero è stato più rapido con la soluzione salina ipertonica

L’impiego di una soluzione salina ipertonica al 2,6% per via nasale potrebbe ridurre di due giorni la durata del raffreddore comune nei bambini e limitare la diffusione del virus in famiglia. Questo è quanto emerso da uno studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) di Vienna e condotto dai ricercatori del Child Life and Health dell’Università di Edimburgo, guidati da Steve Cunningham e Sandeep Ramalingam. Lo studio ha coinvolto 407 bambini di età inferiore ai sei anni. Dei 301 che hanno contratto il raffreddore, 150 hanno ricevuto la soluzione salina ipertonica, mentre gli altri 151 sono stati trattati con metodi tradizionali.

Secondo Steve Cunningham, esperto del Child Life and Health dell’Università di Edimburgo, i bambini possono avere fino a 10-12 raffreddori ogni anno. Sebbene esistano farmaci per alleviare i sintomi, nessun trattamento è attualmente efficace nel ridurre la durata della malattia. I risultati dello studio indicano che i bambini trattati con la soluzione salina ipertonica presentano sintomi per una durata media di sei giorni e richiedono meno farmaci rispetto a quelli trattati con metodi tradizionali, che mediamente mostrano un decorso di otto giorni.

Secondo Cunningham, il sale, composto da sodio e cloruro, svolge un ruolo cruciale nella risposta immunitaria. Il cloruro viene utilizzato dalle cellule che rivestono il naso e la trachea per produrre acido ipocloroso, essenziale per combattere le infezioni virali. L’aumento di cloruro nelle cellule potrebbe aiutare a contrastare la diffusione del virus, riducendo così la durata dell’infezione e dei sintomi.Lo studio ha mostrato che, quando ai bambini sono state somministrate le gocce nasali, solo il 41% delle famiglie ha segnalato casi di raffreddore, rispetto al 61% nel gruppo di controllo. Inoltre, l’82% dei genitori dei bambini trattati con le gocce ha osservato una guarigione più rapida dei loro figli.

Ridurre la durata del raffreddore nei bambini potrebbe accelerare il loro ritorno alle normali attività quotidiane. Questo studio dimostra che l’uso di gocce nasali rappresenta una soluzione economica, efficace e sicura, che può essere adottata per gestire meglio i sintomi nei piccoli pazienti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Ordine dei medici di Napoli e provincia: vince la lista “Etica”Next generation health, la telemedicina negli ambulatori e nei luoghi di cura dei pazienti…,Autocura e rischi farmacologici: perché la fiducia nel medico è essenziale

Seguici!

Ultimi articoli

Epidemie sotto traccia, le strategie vaccinali in vista dell’autunno

L’Italia si lascia alle spalle una stagione invernale impegnativa,...

Fumata bianca: “Habemus Papam”

Robert Prevost il nuovo Papa, è il primo...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Epidemie sotto traccia, le strategie vaccinali in vista dell’autunno

L’Italia si lascia alle spalle una stagione invernale impegnativa,...

Fumata bianca: “Habemus Papam”

Robert Prevost il nuovo Papa, è il primo...

Liste di attesa, la Campania ha le carte in regola

Liste di attesa: “La Campania è senza dubbio tra...
spot_imgspot_img

Epidemie sotto traccia, le strategie vaccinali in vista dell’autunno

L’Italia si lascia alle spalle una stagione invernale impegnativa, con oltre 16 milioni di casi di sindromi simil-influenzali. Si tratta del dato più alto...

Fumata bianca: “Habemus Papam”

Robert Prevost il nuovo Papa, è il primo americano: si chiamerà Leone XIV. «La pace sia con tutti voi», il primo saluto commosso ai...

Farmaci equivalenti, la Toscana è fra le regioni che ne consuma di più, ma serve abbattere le barriere culturali ancora esistenti

Pistoia è la seconda tappa della road map ‘Il ruolo sociale del farmaco equivalente – Call to action”, organizzata da Motore Sanità con il...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui