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Vaccinazione degli anziani, un imperativo per vivere meglio

Covid, influenza e virus sinciziale: iniziativa di Italia Longeva presso il ministero al fine di assicurare una adeguata protezione nei soggetti over-60

In un contesto in cui l’emergenza sanitaria ha posto sotto i riflettori la fragilità degli anziani, il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei, lancia un appello accorato per garantire una adeguata copertura vaccinale per i soggetti over-60. Durante un convegno che si è svolto nell’auditorium del ministero della Salute, Bernabei e altri esperti hanno evidenziato la necessità di tutelare ancora di più questa fascia di popolazione, poiché anche una comune influenza, che non è mai banale, può rivelarsi letale.

I dati parlano chiaro: nel 2023, solo il 47% degli over-60 ha ricevuto la vaccinazione antinfluenzale e appena il 18% ha usufruito dell’immunizzazione contro il Covid-19. Inoltre, solo poco più del 25% dei 750mila over-65 a cui viene raccomandata la vaccinazione pneumococcica ha aderito all’offerta, nonostante il pneumococco sia la causa più comune di polmonite per questa fascia di età, con una letalità tra il 20% e il 40%. A ciò si aggiungono 290mila casi di infezione respiratoria acuta da virus respiratorio sinciziale, che rappresenta la seconda causa di polmonite virale negli anziani e nei pazienti cronici, portando a oltre 25mila ricoveri e a circa 2mila decessi intra-ospedalieri.

Italia Longeva lancia un appello alla mobilitazione affinché le istituzioni e le tante anime della società civile uniscano le forze per promuovere l’adesione alla vaccinazione tra i soggetti più vulnerabili. “Le infezioni respiratorie rappresentano una grave minaccia per la salute degli anziani – ha affermato Bernabei – tocchiamo con mano l’urgenza di un cambio di paradigma che metta al centro della nostra strategia di sanità pubblica la prevenzione”.

Il presidente ha sottolineato come la vaccinazione venga ancora troppo spesso sottovalutata. “I vaccini – ha dichiarato – sono il nostro strumento di difesa più efficace e sicuro contro le malattie respiratorie più diffuse. Possono prevenire la transizione da una condizione di fragilità a quella di disabilità, pertanto è fondamentale attuare una ‘presa in carico’ vaccinale, per garantire ai nostri anziani le dovute protezioni”.

In Europa, i numeri parlano chiaro: ogni anno si registrano 400mila decessi per cause respiratorie e 300mila per cause cardiovascolari indotte dall’influenza. Tali statistiche dimostrano l’urgenza di una maggiore sensibilizzazione e adesione alle campagne vaccinali. “La salute non è solo assenza di malattia – ha ribadito Bernabei – ma uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. E per garantirla, la prevenzione deve essere al centro delle politiche sanitarie”.

Italia Longeva ha rappresentato un punto di riferimento e un catalizzatore per le iniziative che mirano a migliorare la qualità della vita degli anziani. Con l’obiettivo di aumentare le coperture vaccinali tra i soggetti più fragili, l’Associazione invita tutti a fare la propria parte, promuovendo la cultura della prevenzione attraverso campagne informative scalabili e sistematiche.

Recenti studi condotti da Altems Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno messo in luce il potenziale significativo di miglioramento del Sistema-Paese, e in particolare del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso investimenti mirati nella prevenzione . L’analisi suggerisce che questi investimenti potrebbero portare a un recupero di gettito fiscale fino a 500 milioni di euro, a un risparmio nei costi sociali di circa 3 miliardi e a un abbattimento della produzione persa fino a 10 miliardi di euro. Numeri che evidenziano benefici economici tangibili che ne derivano.

In questo contesto, il direttore generale alla Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, sottolinea l’importanza della vaccinazione contro i virus respiratori, un tema particolarmente rilevante con l’arrivo della stagione invernale. “I virus respiratori sono tutti ugualmente pericolosi”, afferma Vaia, “le infezioni che ne conseguono possono essere più o meno gravi a seconda delle condizioni di salute o fragilità di chi ne viene colpito”.

“Le farmacie stanno vaccinando per il covid, stanno vaccinando contro l’influenza, e abbiamo chiesto di poter fare più vaccinazioni proprio perché la prevenzione è salute – ha dichiarato a margine dei lavori Annarosa Racca, Federfarma Lombardia – quindi si invecchia meglio stando in buona salute. La farmacia del servizi  è una grande realtà in Italia, e noi lavoriamo anche per fare tanta prevenzione.

Tra i temi al centro dell’iniziativa al ministero, che ha ricevuto il sostegno incondizionante di Pfizer, ci sono le possibili soluzioni organizzative, le modalità di inserimento nei PDTA dell’anziano e del fragile, l’adozione di strumenti di miglioramento del monitoraggio dei dati, i vantaggi dell’utilizzo di indicatori di esito della copertura vaccinale, con l’obiettivo di avanzare proposte per lo sviluppo di strategie concrete per l’ampliamento dell’accesso alla vaccinazione.

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