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XXV Congresso Nazionale della Pneumologia: il futuro delle terapie respiratorie è adesso


Innovazioni terapeutiche, nuove tecnologie e la medicina di genere al centro del XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia a Milano.

Si è concluso con successo il XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP – IRS), svoltosi presso l’ALLIANZ MiCo di Milano, intitolato “Pneumologia, il futuro è adesso”. Questo evento ha messo in luce le più recenti scoperte e innovazioni nel campo della pneumologia, con un’attenzione particolare alla medicina di precisione, alle terapie biologiche, alle nuove tecnologie diagnostiche e alla medicina di genere.

Nuovi approcci terapeutici: la medicina di precisione

Una delle principali aree di discussione è stata l’evoluzione delle terapie biologiche, che stanno trasformando il trattamento di malattie respiratorie come la fibrosi polmonare idiopatica e l’asma grave. La fibrosi polmonare idiopatica, che colpisce circa 15.000 persone in Italia con 4.500 nuovi casi ogni anno, è una malattia che sta beneficiando enormemente delle nuove terapie biologiche. Queste terapie mirano a ridurre l’infiammazione polmonare e a rallentare la progressione della malattia, migliorando così la qualità della vita dei pazienti.

Anche l’asma grave, che interessa il 10% degli asmatici italiani, pari a circa 300.000 persone, ha visto miglioramenti significativi grazie all’introduzione degli anticorpi monoclonali. Questi farmaci biologici, che rappresentano una vera rivoluzione nella gestione dell’asma grave, permettono di ridurre la frequenza e l’intensità delle crisi, rendendo possibile per i pazienti una vita più normale e attiva.

Le bronchiectasie, una patologia respiratoria meno conosciuta ma in aumento, sono state oggetto di approfondimento. Questa condizione, caratterizzata dalla dilatazione irreversibile dei bronchi e da difficoltà respiratorie dovute a infezioni ricorrenti e accumulo di muco, colpisce circa 500 adulti su 100.000. Tuttavia, la diagnosi è spesso tardiva, il che rende la sua prevalenza sottostimata. Il dottor Andrea Gramegna, pneumologo presso il Policlinico di Milano e ricercatore dell’Università di Milano, ha evidenziato l’importanza di approcci terapeutici innovativi, come i farmaci modulatori immunologici, che mirano a ridurre l’infiammazione bronchiale e a trattare le cause sottostanti della malattia.

Nuove tecnologie in pneumologia: imaging e intelligenza artificiale

Un altro tema di grande rilevanza trattato durante il congresso è stato l’uso delle nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale (IA) e l’imaging avanzato, nella diagnosi e nella gestione delle malattie respiratorie. Michele Mondoni, Professore associato di Medicina Respiratoria presso l’Università degli Studi di Milano, ha illustrato come l’innovazione tecnologica stia cambiando il modo di affrontare le malattie respiratorie, in particolare nel campo delle neoplasie polmonari. L’uso di tecniche avanzate di imaging, supportate dall’intelligenza artificiale, sta permettendo di diagnosticare precocemente tumori polmonari, migliorando le prospettive di trattamento e sopravvivenza.

Le innovazioni non si fermano all’imaging: anche la robotica ha fatto notevoli passi avanti, soprattutto nella broncoscopia. Grazie a questa tecnologia, oggi è possibile navigare all’interno delle vie aeree fino ai bronchi più distali, individuando con precisione noduli polmonari e determinando se siano benigni o maligni. La possibilità di asportare tumori diagnosticati precocemente attraverso la broncoscopia, senza ricorrere alla chirurgia tradizionale, rappresenta un grande passo avanti nella chirurgia polmonare mininvasiva.

La medicina di genere in pneumologia

Un’altra novità importante del XXV Congresso SIP è stata la discussione sulla medicina di genere, un tema sempre più rilevante nelle scienze mediche. Durante il congresso, è stata presentata la task force SIP-AIPO sulla medicina di genere in pneumologia, coordinata da Maria Pia Foschino Barbaro e Laura Carrozzi. Questa task force si è concentrata sulle differenze di sesso e genere nell’ambito delle malattie respiratorie. Un focus particolare è stato dedicato alle patologie respiratorie ostruttive e restrittive e ai disturbi respiratori nel sonno, condizioni che presentano differenze significative tra uomini e donne.

Secondo i coordinatori della task force, è fondamentale studiare queste differenze per colmare il gap di conoscenze e sviluppare trattamenti personalizzati per ogni sesso. La SIP, in collaborazione con AIPO, ha annunciato la realizzazione di un congresso specifico sulla medicina di genere in pneumologia nel 2024, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità scientifica e medica riguardo alle peculiarità delle patologie respiratorie in base al genere. “Il ruolo delle società scientifiche è cruciale per approfondire e diffondere le conoscenze scientifiche – ha sottolineato la professoressa Laura Carrozzi – per garantire trattamenti più efficaci e appropriati per tutti i pazienti”.

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