Sono oltre 3 milioni sono le donne che soffrono di incontinenza urinaria, 2 milioni gli uomini. In Italia5 milioni sono le persone che soffrono di incontinenza urinaria, un segreto da non svelare a nessuno, uno stigma sociale.
La “giornata nazionale dell’incontinenza”, istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 maggio 2006, si svolge ogni anno il 28 giugno ed è stata stimolata da Fincopp – Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico e fortemente voluta dal Ministero della Salute.
Fincopp ha stimato che l’incontinenza urinaria ha un costo globale di 2,5miliardi di euro, perché la maggior parte delle donne colpite da incontinenza urinaria preferisce acquistare pannoloni e altri dispositivi nelle sanitarie, farmacie e supermercati. A tale cifra bisogna sottrarre 379milioni di euro per gli ausili ad assorbenza, 130milioni di euro per le stomie e 71milioni di euro per i cateteri, a parte i costi della filiera distributiva e l’Iva al 4%.
In materia di appalti pubblici sui dispositivi medici monouso, la rete tra Istituzioni e associazioni pazienti sono l’arma vincente. Per questa motivazione le associazioni hanno attivato il Premio nazionale sulle “Buone pratiche”. Premio che è stato consegnato a Bari lunedì 28 giugno 2021 in occasione della giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza, nella sede della Regione Puglia.
L’obiettivo principale della giornata dedicata all’incontinenza urinaria è di far interloquire le associazioni dei pazienti con i “professionisti della salute” (ordini professionali, società scientifiche, eccetera) per diffondere le problematiche legate all’incontinenza urinaria e alle disfunzioni del pavimento pelvico. L’iniziativa è aperta anche ai media e alla cittadinanza, partendo dal presupposto che solo dall’unione delle volontà’ di tutti i soggetti potenzialmente interessati è possibile ottenere risultati concreti in termini di prevenzione e di diagnosi precoce.
Le associazioni pazienti, insieme alle società scientifiche, da tempo sono impegnate nel far attivare l’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2018, aprendo i “Centri di primo, secondo e terzo livello sull’incontinenza urinaria e disfunzioni al pavimento pelvico”.
L’attivazione dei “Centri” è vitale per fornire risposte concrete ai percorsi riabilitativi e chirurgici (linee giuda e Pdta). A causa della pandemia da Coronavirus le consuete visite mediche saranno ridimensionate, ma un consulto telefonico è sempre possibile chiamando il numero verde Fincopp, 800.050415.