È un vero e proprio percorso ad ostacoli quello che deve affrontare la persona con diabete. Oltre ai pesanti numeri di questa malattia cronica, ci sono criticità che impediscono di assicurare alla persona con diabete un percorso di cura efficace ed efficiente. Come la disomogeneità di accesso alle cure. L’intervista a Elena Frattolin.
Diabete, una malattia a forte impatto sulla salute delle persone e sulle loro famiglie, nonché un onere economico impegnativo per il servizio sanitario nazionale. Attorno a questa malattia cronica ruotano non solo numeri impattanti ma anche il problema della disomogeneità di accesso alle cure che è provocato da diverse ragioni: dalla difficoltà di accedere ai centri diabetologici ad un numero di centri prescrittori non uniforme a livello nazionale, alla mancanza di medici.
In Italia il 5,3% della popolazione ha una diagnosi certa di diabete, ma ogni 3 persone con diabete noto ce n’è una che non sa di averlo e quando lo scoprirà forse avrà già sviluppato una complicanza. Inoltre ci sono ben 3,27 milioni di nostri connazionali ad alto rischio di sviluppare il diabete.
Più del 50% dei pazienti con diabete non raggiunge un buon controllo glicemico e questo getta le basi per un aumento dei costi, per questi pazienti, nell’immediato futuro. Già così, però, la spesa per il diabete in Italia è di quasi 10 miliardi di euro l’anno, la maggior parte dovuta alle ospedalizzazioni.
Questi i numeri. Ma quali sono le criticità che impediscono di assicurare alla persona con diabete un percorso di cura efficace ed efficiente? Mondosanità l’ha chiesto ad Elena Frattolin, presidente del Coordinamento regionale Associazioni Diabete Friuli Venezia Giulia.
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