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Stroke, vertebroplastiche e aneurismi

Eccellenza in Europa al Cardarelli di Napoli

Campania, il Cardarelli di Napoli è stato identificato dalla Regione Campania quale centro di riferimento regionale per l’interventistica neurovascolare. il centro di neuroradiologia interventistica diretto da Mario Muto non solo è un hub che effettua da anni, nell’ambito della rete ictus, il maggior numero di interventi di disostruzione meccanica negli stroke trombotici ma si configura anche come centro attrattore per l’utenza di tutto il centro sud per le vertebroplastiche necessarie per il trattamento di crolli vertebrali da porosi ossea o da metastasi tumorali  e anche centro di eccellenza per il trattamento endovascolare degli aneurismi. 

LA TECNICA

La disostruzione meccanica dei trombi di arterie vertebrali è un intervento effettuato in sedazione superficiale e che, se eseguito entro 4-6 ore da un evento trombotico acuto è il gold standard  per il ripristino, quasi senza danni, della circolazione sanguigna intracranica compromessa dall’embolo la cui partenza è quasi sempre la biforcazione delle carotidi in interna ed esterna. 

“Più precocemente si interviene più rapida e completa sarà la ripresa minimizzando i danni motori e sensitivi che solitamente conseguono a uno stoke” avverte Muto. Una tecnica consolidata da decenni quella che prevede anche l0jnserimento di uno stent in grado di stabilizzare la placca alle carotidi.

UN CENTRO PIONIERE

L’individuazione della struttura del Cardarelli quale centro di riferimento è un riconoscimento frutto di una lunga storia assistenziale ed una casistica consolidata sia nell’ambito della gestione dell’emergenza che nell’attività di assistenza programmata. Il Cardarelli è stato il primo ospedale in Italia, nel 1961, ad ospitare un’unità di Neuroradiologia grazie all’esperienza che Alberto Calabrò portò a Napoli dalla Svezia e dalla Francia. 

Nel solo 2022 il reparto ha effettuato 130 interventi per trattare malformazioni di tipo vascolare oltre a 1200 operazioni mini invasive sulla colonna vertebrale effettuate con minime aperture della pelle. Il centro assicura anche trattamenti per il dolore spinale causato da ernie del disco o da crolli vertebrali determinati da osteoporosi o metastasi. L’equipe del Cardarelli tratta malformazioni vascolari come aneurismi cerebrali, malformazioni e fistole che possono causare emorragie cerebrali o ictus.  

I PRIMATI

Tutti primati che hanno fatto scattare il disco verde della Regione Campania alla qualificazione del centro partenopeo quale centro di riferimento regionale per gli interventi effettuati sui vasi cerebrali e sulla colonna vertebrale con l’ausilio di sistemi radiografici, attraverso i vasi sanguigni e per via percutanea. Un’unità clinica che attrae pazienti da tutto il Centro sud. La Neuroradiologia del Cardarelli, diretta da Mario Muto è stata infatti identificata dalla Regione Campania come centro di riferimento dell’interventistica neuroradiologica mini-invasiva endovascolare e spinale. “La Neuroradiologia interventistica – spiega Muto – è la branca della radiologia che permette di operare su vasi cerebrali e sulla colonna vertebrale, intervenendo con piccoli cateteri o aghi nei vasi sanguigni o attraverso la cute, utilizzando immagini radiografiche per visualizzare la sede dell’intervento”.    

ECCELLENZA IN EUROPA

“Il Cardarelli è tra gli ospedali europei che può vantare la migliore dotazione tecnologica, professionale ed organizzativa nell’ambito della Neuroradiologia – sottolinea Muto – questa caratteristica ci permette di lavorare al meglio sia in emergenza che in modo programmato, assicurando soluzioni terapeutiche su diverse patologie localizzate sulla colonna vertebrale ed in sede cerebrale. Il riconoscimento quale centro di riferimento regionale qualifica ancora di più i livelli di eccellenza raggiunti dalla nostra Unità”.  

IN 18 MESI 600 PROCEDURE

La qualità assistenziale è confermata dai numeri delle procedure eseguite dal reparto. Negli ultimi 18 mesi sono stati trattati 600 ictus, con una media di oltre uno al giorno. Su questi pazienti sono state effettuate nel 42% dei casi terapie di trombolisi entro 40 minuti dai primi sintomi e nel 63% dei casi sono state portate a termine terapie di disostruzione meccaniche seguite da stent posizionati nella sede della partenza del trombo entro i 90 minuti dall’esordio della patologia. L’eccezionalità di questa casistica da del Cardarelli uno dei pochi ospedali in Italia con il riconoscimento “Diamante” da parte della Società europea dello Stroke.  

Dice il manager del Cardarelli Antonio d’Amore “L’identificazione del Cardarelli quale centro di riferimento regionale per la neuroradiologia interventistica rappresenta un nuovo importante riconoscimento per il nostro ospedale. Ancora una volta ci troviamo di fronte alla chiara dimostrazione del ruolo centrale che il Cardarelli ha nello scenario della Sanità italiana quale riferimento di qualità e capacità organizzativa. Ringrazio il dottor Muto e tutta la sua equipe per il lavoro che ci ha permesso di raggiungere questo riconoscimento”.

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