La diffusione dei trattamenti omeopatici in Italia è piuttosto ampia, infatti secondo i dati di omeoimprese (la principale associazione di aziende del settore), l’omeopatia genera un fatturato di oltre 300milioni di euro ogni anno ed una recente indagine ma messo in luce che il 57% degli italiani ha utilizzato trattamento omeopatici nel corso della vita.
L’omeopatia è una dottrina medica nata due secoli fa dalla mentre di Samuel Hahnemann. Il medico americano, di origine tedesca, basava la sua dottrina sul concetto che la condizione di salute è dovuta a una “energia vitale immateriale” che controlla armonicamente le interazioni tra le varie parti del corpo. L’omeopatia rivolge l’attenzione diagnostica e le strategie terapeutiche essenzialmente sulla sintomatologia.
I medicinali omeopatici invece sono dei prodotti ottenuti mediante l’utilizzo di sostanze di origine minerale, chimica, vegetale, animale e biologica (definite ceppi omeopatici) attraverso metodi di produzione specifici, definiti nelle farmacopee ufficiali. La caratteristica dei medicinali omeopatici è quella di utilizzare sostanze altamente diluite e “dinamizzate”. Il processo di diluizione solitamente è responsabile dell’effetto di non rilevabilità del contenuto di partenza del ceppo omeopatico. In tali casi, il medicinale finito risulta, dal punto di vista chimico-fisico, unicamente costituito da eccipienti.
Nonostante non esistano solide evidenze scientifiche sulla reale efficacia farmacologica dell’omeopatia esistono invece diverse evidenze sull’effetto positivo che questi farmaci possono avere in determinati ambiti di cura.
La diffusione di questi farmaci in Italia è piuttosto ampia, infatti secondo i dati di omeoimprese (la principale associazione di aziende del settore), l’omeopatia genera un fatturato di oltre 300milioni di euro ogni anno.
Una recente indagine ma messo in luce che il 57% degli italiani ha utilizzato trattamento omeopatici nel corso della vita e si dichiara soddisfatto nell’81%. L’indagine ‘Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia’ ha inoltre messo in luce che il 66% degli italiani ha fiducia dell’omeopatia e il 77% la ritiene complementare alla medicina convenzionale.
Il questionario ha inoltre dimostrato che gli italiani hanno un buon livello di consapevolezza con l’87% degli intervistati che ha dichiarato di conoscere l’omeopatia.
Quindi, moltissimi italiani conoscono e si curano con farmaci omeopatici. Questi ultimi, seppur non supportati nella loro efficacia da evidenze scientifiche, vengono utilizzati per moltissime patologie. Va però ricordato che la medicina omeopatica non può e non deve sostituirsi alla medicina tradizionale, soprattutto per patologie gravi, e che l’automedicazione con farmaci tradizionali o omeopatici è sempre sconsigliata.
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