Circa 6,5 milioni di bambini in Italia sono costretti a respirare aria malsana, esponendosi così a gravi rischi per la salute. Questo è quanto sostengono i legali di Consulcesi, un pool di avvocati che ha avviato la prima azione legale collettiva per ripristinare il diritto di respirare aria pulita.
Circa 6,5 milioni di bambini in Italia sono costretti a respirare aria malsana, esponendosi così a gravi rischi per la salute. Questo è quanto sostengono i legali di Consulcesi, un pool di avvocati che ha avviato la prima azione legale collettiva per ripristinare il diritto di respirare aria pulita. L’azione legale, consultabile sul sito “Aria Pulita”, riguarda i 3.384 comuni italiani che non hanno rispettato i limiti stabiliti dalla direttiva comunitaria n. 2008/50/CE.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato un preoccupante aumento delle patologie respiratorie e delle leucemie tra i giovani, sottolineando che i bambini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento dell’aria. I danni più gravi sono subiti proprio dai più piccoli, che respirano molto più velocemente degli adulti. Ad esempio, un bambino di 6 mesi inspira circa 24 volte al minuto, mentre un adulto inspira solo 12 volte nello stesso periodo. Ciò significa che i bambini, nonostante le loro piccole dimensioni, inalano una quantità significativa di polveri sottili e altre sostanze tossiche presenti nell’aria.
I bambini sono più vicini al suolo e ai gas di scarico delle auto perché sono più bassi o vengono trasportati in passeggino, rendendoli più esposti agli agenti inquinanti. Inoltre, essendo organismi in rapida crescita, sono estremamente vulnerabili agli agenti inquinanti presenti nell’aria, che possono danneggiare il processo di crescita cellulare in modo irreparabile.
Per affrontare questa situazione critica, sono necessarie soluzioni adeguate. Una delle proposte è l’utilizzo della telemedicina avanzata, che riduce l’inquinamento e consente ai pediatri di effettuare visite mediche complete a distanza, compresa l’auscultazione del cuore e dei polmoni, come se il bambino fosse in ospedale, mentre si trova comodamente a casa propria.
In questo contesto, Consulcesi ha lanciato l’iniziativa legale “Aria Pulita”, la più grande azione collettiva rivolta a tutti i cittadini che desiderano lottare per il proprio diritto a respirare aria salubre. L’obiettivo dell’azione legale è accertare la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre e richiedere il risarcimento del danno a favore dei residenti delle zone in cui si sono superati i limiti europei di particelle inquinanti (Pm10 e biossido di azoto) presenti nell’aria dei rispettivi comuni.
Questa azione legale rappresenta una presa di coscienza da parte dei cittadini e costituisce uno stimolo per trovare una soluzione. Inoltre, è un’opportunità per spingere le istituzioni affinché intervengano per porre rimedio a questa situazione intollerabile che continua a perpetuarsi nonostante la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea. È possibile verificare se si rientra nella fascia di popolazione idonea a partecipare all’azione collettiva consultando il sito web di Aria Pulita: www.consulcesi.it/legal/ambiente.
È fondamentale agire con determinazione per garantire un ambiente sano e sicuro per le generazioni future. Solo attraverso azioni collettive e un impegno congiunto delle istituzioni e dei cittadini sarà possibile combattere efficacemente l’inquinamento atmosferico e proteggere la salute dei bambini e di tutti i cittadini.
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