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Una nuova frontiera nella chirurgia anticancro: la sonda ‘cerca-tumori’ made in Italy rivoluziona l’approccio medico

La lotta contro il cancro è una sfida continua, ma l’Italia ha dimostrato di essere all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione per migliorare l’efficacia dei trattamenti. Una recente scoperta, sviluppata da un team di medici e ricercatori dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell’Università Sapienza di Roma, sta aprendo nuove prospettive nella chirurgia anticancro.

La lotta contro il cancro è una sfida continua, ma l’Italia ha dimostrato di essere all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione per migliorare l’efficacia dei trattamenti. Una recente scoperta, sviluppata da un team di medici e ricercatori dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e dell’Università Sapienza di Roma, sta aprendo nuove prospettive nella chirurgia anticancro.

Questa innovativa sonda ‘cerca-tumori’ ha dimostrato di aumentare notevolmente l’efficacia della chirurgia per i tumori neuroendocrini gastrointestinali (Net). Progettata da Infn e Sapienza, la sonda è in grado di rilevare i positroni, particelle emesse dai radiofarmaci utilizzati comunemente per la diagnostica PET. La sua elevata sensibilità nell’individuare le cellule tumorali contrassegnate da specifici radiofarmaci per i tumori neuroendocrini, consente ai chirurghi di localizzare con precisione anche le lesioni più minute o difficilmente raggiungibili.

Durante uno studio clinico condotto su 20 pazienti nell’Irccs Ieo fra maggio 2022 e aprile 2023, la sonda ha dimostrato di rivelare le sedi di malattia con una sensibilità e specificità del 90%. La procedura consiste nell’iniettare una minima dose di radiofarmaco specifico, che si posiziona selettivamente sulle cellule tumorali. Grazie alla sonda ‘cerca-tumori’, le operazioni chirurgiche, sia tradizionali sia con l’ausilio del robot, diventano “più precise e conservative”, permettendo di individuare con grande precisione i tessuti da rimuovere, evitando allo stesso tempo asportazioni inutili.

Secondo Francesco Collamati dell’Infn e Riccardo Faccini della Sapienza, l’utilizzo di questa sonda rivoluzionaria rappresenta un passo avanti rispetto alle sonde a raggi gamma utilizzate tradizionalmente nella chirurgia radioguidata. La sonda rileva i positroni anziché i fotoni, consentendo di individuare specifiche forme di tumore in zone del corpo dove sarebbe altrimenti impossibile individuarle, come ad esempio nell’addome.

Francesco Ceci, ideatore della sperimentazione clinica condotta nell’Ieo, sottolinea come la procedura chirurgica sia basata sulla teranostica, un approccio che unisce diagnostica e terapie di precisione. La sonda permette di individuare con precisione le localizzazioni del tumore rilevate attraverso la diagnostica PET, consentendo ai chirurghi di rimuoverle con estrema accuratezza. Questo approccio combinato alla chirurgia rappresenta un’innovazione significativa e un grande passo avanti nella lotta contro il cancro.

Il dottor Emilio Bertani, coordinatore dell’équipe di medici e ricercatori dell’Ieo, sottolinea che l’obiettivo è una “chirurgia di precisione”, in grado di rimuovere esattamente ciò che è necessario per guarire il paziente, senza danneggiare tessuti vitali. La nuova sonda è particolarmente rilevante per i tumori neuroendocrini, per i quali la chirurgia rappresenta l’unica forma di cura radicale. Tuttavia, anche i pazienti con tumori neuroendocrini possono trarre beneficio da questa innovativa procedura, poiché la sonda sarà applicata anche ad altri tumori gastrointestinali e ginecologici.

Questa sonda ‘cerca-tumori’ made in Italy sta aprendo nuovi orizzonti nella chirurgia anticancro e rappresenta una speranza per i pazienti che affrontano la battaglia contro il cancro. Grazie all’impegno e alla collaborazione tra medici e ricercatori, il nostro paese si conferma un punto di riferimento nell’innovazione medica, fornendo soluzioni all’avanguardia per migliorare la qualità delle cure e offrire nuove possibilità di guarigione. La ricerca e lo sviluppo continueranno a essere fondamentali nella lotta contro il cancro, e la sonda ‘cerca-tumori’ è solo uno dei tanti progressi che stanno cambiando il volto della medicina oncologica.

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