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Nuovo studio rivela che la solitudine può aumentare il rischio di sviluppare il parkinson

La solitudine, un sentimento che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, potrebbe essere collegata a un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, secondo un nuovo studio di vasta portata condotto da Antonio Terracciano del Florida State University College of Medicine in Tallahassee, pubblicato sulla rivista Jama Neurology

L’isolamento sociale e la solitudine sono stati associati a una serie di problemi di salute nel corso degli anni, tra cui un maggior rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questa volta, gli esperti hanno voluto esplorare se esistesse una connessione tra la solitudine e la malattia di Parkinson, e i risultati sono stati sorprendenti.

Lo studio ha coinvolto un impressionante campione di oltre 491 mila individui del Regno Unito, con età compresa tra i 38 e i 73 anni, tutti inizialmente in buona salute. Questi partecipanti sono stati seguiti per un periodo di 15 anni, dal 2006 al 2021, e l’insorgenza del Parkinson è stata monitorata attraverso i registri sanitari del Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.

Dei partecipanti, 2822 hanno sviluppato la malattia di Parkinson durante il periodo di studio. La sorprendente scoperta è stata che le persone che riferivano di sentirsi sole avevano un rischio del 37% maggiore di ammalarsi di Parkinson rispetto a coloro che non sperimentavano la solitudine. Questa associazione è rimasta significativa anche dopo aver preso in considerazione una serie di altri fattori influenti, tra cui fattori demografici, stato socioeconomico, isolamento sociale, predisposizione genetica, stile di vita, e condizioni mediche.

Ciò che rende questi risultati ancora più significativi è che l’associazione tra la solitudine e il rischio di Parkinson è stata osservata in tutti i gruppi demografici esaminati, dimostrando che la solitudine può avere un impatto negativo sulla salute fisica indipendentemente da altri fattori di rischio.

Questo studio offre nuove prove che la solitudine non deve essere sottovalutata. È un fattore psicosociale che può influenzare significativamente la salute fisica delle persone. La ricerca suggerisce che combattere la solitudine e promuovere il benessere sociale potrebbe essere un passo importante nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, tra cui il morbo di Parkinson.

La solitudine è un problema che merita una maggiore attenzione e un intervento più ampio da parte della comunità medica e della società nel suo complesso. L’importanza di relazioni sociali forti e di un sostegno emotivo adeguato non può essere sottolineata abbastanza quando si tratta della nostra salute a lungo termine.

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