Cernobbio, 9 febbraio 2024 – Ricerca, innovazione, programmazione e sostenibilità: sono questi i pilastri da consolidare per sostenere il Servizio sanitario italiano che, a 45 anni dalla sua fondazione, nonostante le difficoltà affrontate negli ultimi anni, esce rafforzato anziché indebolito dall’emergenza pandemica
“Al di là della retorica spesso basata sul cattivo uso dei dati, la Sanità italiana resta ai vertici tra i paesi Ocse in termini di performance ed esiti in termini di mortalità prevenibile, è ad esempio al terzo posto nel mondo dopo Israele e Giappone e per mortalità influenzabile dalle cure sanitarie sul 13esimo gradino. Non male per una sanità raccontata come sull’orlo del baratro” ha detto stamani a Villa Erba, a Cernobbio, Claudio Zanon, Direttore scientifico di Motore Sanità che ha aperto la seconda e ultima delle due giornate di lavori della Winter School a cui hanno partecipato in 300 tra Sottosegretari, Ministri, Parlamentari, Presidenti di Regione, manager e addetti ai lavori, opinion leader del mondo medico, delle professioni sanitarie, delle associazioni di pazienti provenienti da tutte le regioni italiane, alternatisi in decine di sessioni plenarie e laboratori di approfondimento.
Fari puntati sul finanziamento governativo e la compartecipazione dei cittadini, sulle innovazioni declinate in tutti i processi, da quelli tecnici a quelli di governance.
I TEMI
Approfonditi i temi dell’apporto del privato accreditato e non, il ruolo del servizio pubblico, i sistemi di remunerazione degli operatori e la revisione della spesa della PA, la centralizzazione e autonomia decentrata per una nuova politica industriale della Salute tra tecnologia informatica e biologica, senza trascurare il miglioramento dell’accesso ai servizi e l’universalità del SSN come valore da preservare.
LE PERSONE
Marcello Gemmato, Sottosegretario al Ministero della Salute, ha ricordato i numeri del finanziamento nazionale passato ai 115 miliardi del 2019 a 136 miliardi di quest’anno: “Ventuno miliardi in 5 anni non sono affatto pochi. Nel 2019 la fondazione Gimbe criticava il governo della Salute di quegli anni per il definaziamento di 37 miliardi. Poi con il Covid sono arrivati fondi straordinari che noi abbiamo confermato e incrementato anche dopo la cessazione della pandemia. La valutazione del rapporto con il Pil è fuorviante perché nel 2020, quando eravamo al 7% il denominatore era precipitato. Metteremo altri 18 miliardi nei prossimi tre anni. Ma non basta. Servono nuovi modelli organizzativi altrimenti la battaglia sarà ardua. Il nostro SSn è ancora un modello ma dobbiamo migliorare le performance e innalzare la curva con l’uso delle nuove tecnologie e della telemedicina. Oggi è possibile operare alla cornea al Policlinico di Bari con un operatore distante dal sito operatorio. Possiamo diffondere sanità e tirare il freno ai “viaggi della speranza” grazie a questi strumenti in tutte le regioni anche sfruttando la rete territoriale da potenziare e riorganizzare attraverso ospedali e case di comunità, la rete dei medici e pediatri di famiglia e delle farmacie dei servizi evitando così il tracollo e i pronto soccorso”.
“Oggi il Fondo sanitario impiega il 95% delle risorse per le cure e solo il 5% per la prevenzione – ha aggiunto Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – un rapporto da cambiare per vivere più a lungo e in salute agendo prima che le malattie si manifestino anche negli anziani”.
Nel piatto ci sono 1 mld per attuare il fascicolo sanitario elettronico e 40 mld per la digitalizzazione con cui sciogliere il nodo della interoperabilità che oggi separa i servizi sanitari sparsi nelle regioni dello Stivale.
L’innovazione dunque per rendere sostenibile il nostro Sistema sanitario e ridisegnare il futuro senza perdere di vista la solidarietà, come ha sottolineato Mariella Enoc, procuratrice speciale Ospedale Valduce di Como. “Bisogna evitare – ha sottolineato – di fare della Sanità un terreno di scontro politico perché questo mina la fiducia di chi lavora nelle strutture pubbliche e di chi le sceglie per curarsi. Se non funziona un servizio – ha aggiunto – c’è la tendenza a raccontare una storia di una Sanità intera che fallisce e questo non è vero. Spesso è invece un anello di una catena che si inceppa per una falla puntuale su cui intervenire. Le risorse vanno usate bene e non bisogna dimenticare che il nostro sistema di cure alle persone è basato sulla solidarietà che vale per tutte le regioni e comunità”.
Dito puntato dunque anche sulla solidarietà tra le categorie di chi lavora per la Salute delle persone: medici, infermieri, tecnici, manager, operatori, farmacisti e sulla loro capacità di fare sistema. “Il bene del nostro Paese – ha concludo Enoc – il bene dei nostri anziani, delle persone fragili passa per la difesa del nostro sistema sanitario. La copertina di giornali e riviste non può essere lo sfascio della Sanità, bisogna mettere da parte le divisioni politiche e tornare a lavorare insieme”.
GLI INTERVENTI
Tra gli intervenuti oggi nella giornata conclusiva quelli di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e Attilio Fontana Governatore della Lombardia. Tra i relatori anche Maria Cristina Cantù, Vice Presidente X Commissione permanente Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Gian Antonio Girelli, Camera dei Deputati, Angela Ianaro, Professore di Farmacologia del Dipartimento di Farmacia della Scuola di Medicina dell’Università di Napoli Federico II, già membro della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati della XVIII legislatura, Presidente della Rete Interistituzionale “Scienza & Salute”, Elena Murelli, Membro X Commissione Permanente, Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Simona Loizzo, Membro X Commissione Permanente, Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Elisa Pirro, Membro X Commissione Permanente, Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Ignazio Zullo, Membro X Commissione Permanente, Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Alessandro Stecco, Neuroradiologo, Professore Universitario di Radiologia, Università del Piemonte Orientale, Direttore Centro Studi di Ateneo Upotelemed, Presidente della IV Commissione Regionale Sanita’ e Assistenza, Piemonte, Marco Cossolo, Presidente Federfarma Nazionale, Onofrio Mastandrea, Coordinatore Gruppo Strategico Ricerca di Farmindustria, Paolo Benanti, Presidente Commissione AI per l’informazione, Gianluigi Greco, Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, Chiara Ghidini, Full Professor at Faculty of Engineering – Free University of Bozen-Bolzano, Carlo Sansone, Full Professor at University of Naples Federico II, Paolo Andreini, Presidente UNICA SPA (Economia circolare), Silvio Barbero, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Pollenzo, Antonino De Lorenzo, Direttore del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Direttore della Scuola di Scienze dell’alimentazione, Luciano Grasso, Membro del CDA della Fondazione IRCCS Gaslini di Genova e Health City Manager del Comune di Genova, Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e al Clima Regione Lombardia, Mauro Rotelli, Presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera.
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