Lunedì, 8 marzo 2021 – La gestione della malattia Covid-19 è da sempre punto cruciale della pandemia. Come vanno trattati i pazienti Covid-19 affidati al medico pratico secondo le linee guida?
L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) in collaborazione con la componente scientifica della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Metis – FIMMG) ha elaborato un eloquente documento di indirizzo intitolato “La gestione della malattia Covid-19” che è basato sui primi dati scaturiti dagli studi osservazionali disponibili in Italia.
Il documento fornisce ai professionisti della salute algoritmi con appropriate indicazioni sulle strategie diagnostico-terapeutiche da attuare per la gestione dei pazienti Covid-19 in tre modalità: regime domiciliare, consulenza erogata dall’ambulatorio del medico di medicina generale, visita medica presso le strutture ospedaliere.
Ampio spazio è stato dedicato alle terapie adiuvanti nella polmonite da Sars-CoV-2. Per quanto riguarda la terapia domiciliare, uno spazio ad hoc viene riservato alla N-acetilcisteina (Nac), la Vitamina D e il resveratrolo (quest’ultimo provvedimento in attesa di conferme suffragate da ulteriori studi). Per quanto riguarda invece la competenza dei medici di medicina generale vengono offerte valutazioni sulla condotta da tenere in presenza di patologie croniche. Mentre per quanto riguarda le competenze ospedaliere si conferma per l’idrossiclorochina una sostanziale carenza di prove di efficacia.
Il documento AIPO Metis cita l’assunto, riportato da svariati articoli scientifici, secondo cui lo stress ossidativo riveste un ruolo cruciale nel processo infiammatorio delle polmoniti virali e da Covid-19. È già invece dimostrato da studi sulle polmoniti batteriche che l’associazione tra l’antibiotico e la N-acetilcisteina migliora il decorso dei pazienti.
Inoltre, nel modello dell’ARDS (Sindrome da distress respiratorio acuto), simile alla forma avanzata di polmonite da Covid-19, l’antiossidante N-acetilcisteina ha dimostrato in studi preliminari una discreta efficacia e la possibilità di ridurre il tempo trascorso in terapia intensiva, elemento che in questo momento risulta utile alla gestione ospedaliera. La Nac si caratterizza per un effetto antiossidante in quanto rigenera il glutatione, il cui deficit predispone a un circolo vizioso che aggrava il danno polmonare.
Il documento di indirizzo fornisce quindi a livello organizzativo italiano un tassello utile a promuovere un miglioramento della collaborazione tra medici di medicina generale e medici ospedalieri, in un percorso integrato tra nosocomi e territorio.
Se volete maggiori informazioni sul nuovo ruolo del MMG in epoca pandemica potete leggere questo articolo: https://mondosanita.it/il-ruolo-nuovo-del-mmg-in-epoca-covid-19/