Intervista a Paola Pisanu, Presidente Regionale AMD Sardegna e Coordinatore della Consulta dei Presidenti Regionali AMD
Le innovazioni tecnologiche hanno notevolmente ridotto le ospedalizzazioni per diabete, migliorando la qualità della vita dei pazienti e contenendo i costi di gestione. Tuttavia, rimangono sfide significative come la scarsa aderenza alle terapie e il limitato automonitoraggio della glicemia, fattori che aumentano il rischio di complicazioni. Le recenti innovazioni nel controllo glicemico stanno trasformando radicalmente il trattamento del diabete, ottimizzando l’assistenza e riducendo i ricoveri d’urgenza.
Durante l’evento “EQUITÀ DI ACCESSO ALL’INNOVAZIONE – FOCUS SUI SISTEMI DI MONITORAGGIO GLICEMICO NELLA CRONICITÀ DEL DIABETE – CENTRO”, promosso da Motore Sanità con la collaborazione scientifica di AMD e il supporto di Abbott, si è avviata una discussione tra istituzioni regionali, esperti e associazioni di cittadini. L’obiettivo primario è garantire un accesso equo a queste tecnologie attraverso criteri di eleggibilità condivisi, al fine di assicurare a ogni cittadino le migliori cure disponibili e considerare l’innovazione come un investimento strategico per la salute pubblica e l’economia.
Paola Pisanu, Presidente Regionale AMD Sardegna e Coordinatore della Consulta dei Presidenti Regionali AMD, ha sottolineato l’importanza di affrontare con determinazione il problema del diabete di tipo 2, particolarmente rilevante in Sardegna dove si registra un’incidenza significativa. “Con una popolazione che invecchia e una prevalenza del diabete che impatta su circa il 6-7% dei residenti – dice Pisanu -, è essenziale adottare misure preventive efficaci. La promozione di stili di vita sani e l’implementazione di tecnologie avanzate come i sensori glicemici sono passi fondamentali per migliorare la gestione della patologia e ridurre le sue complicazioni”.
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