È la dottoressa Delia Goletti la nuova direttrice del laboratorio di ricerca traslazionale dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. È nella lista dei “Top Italian Scientists” dal 2014 e delle “Top Italian Women Scientists” dal 2019 ed è tra gli esperti più citati al mondo per l’infezione tubercolare latente, in ambito europeo per le terapie contro Covid-19 e in ambito italiano per l’echinococcosi cistica
La dottoressa Delia Goletti è la nuova direttrice del laboratorio di ricerca traslazionale dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani, che ha l’obiettivo di promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca di laboratorio all’attività clinica per migliorare la diagnosi e la cura delle malattie infettive attraverso strumenti che permettano una medicina di precisione.
All’interno del laboroa si coordinano studi sulla immunopatogenesi delle malattie infettive come quelle causate da Sars-CoV-2, M. tuberculosis, Echinococcus granulosus. Come spiega la dottoressa Goletti, “questi studi fungono da volano per l’identificazione di biomarcatori di infezione e malattia e per proporre nuove terapie dirette all’ospite. Ringrazio tutti i componenti del laboratorio per il lungo e fruttuoso cammino fatto insieme con passione e impegno e ringrazio le direzioni dell’INMI Spallanzani per la fiducia e il supporto che mi hanno aiutato a crescere durante questi anni”.
La dottoressa Delia Goletti si è formata scientificamente negli Stati Uniti sotto la guida del dottor Antony Fauci, dopo aver lavorato presso l’Istituto Superiore Sanità. Dal 1999 è in forza all’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani dove svolge attività clinico-assistenziale presso l’ambulatorio Presa in Carico delle Malattie Infettive dell’apparato respiratorio diretto dal dottor Fabrizio Palmieri e dove svolge attività di ricerca all’interno del laboratorio di ricerca traslazionale.
La scienziata collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la European Respiratory Society (ERS) per l’eliminazione della tubercolosi. Vanta numerose collaborazioni internazionali con altri istituti di ricerca in Europa, India, Singapore, Africa, America del Sud, Stati Uniti. Inoltre è nella lista dei “Top Italian Scientists” dal 2014 e delle “Top Italian Women Scientists” dal 2019 ed è tra gli esperti più citati al mondo per l’infezione tubercolare latente, in ambito europeo per le terapie contro COVID-19 e in ambito italiano per l’echinococcosi cistica.
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