L’App Immuni è vicina al traguardo dei 3 milioni di download. Sono infatti 2 milioni e 700 mila gli Italiani che in pochi giorni l’hanno scaricata.
Per i pochi che ancora non lo sanno si tratta dell’App per contrastare il contagio da Covid-19 tra gli Italiani. La App è stata voluta dal Ministero dell’Innovazione e attualmente è gestita dal Ministero della Salute. Si può scaricare dal 1 di giugno, ma solo da pochi giorni è attiva in tutta Italia. E’ infatti partita a macchia di leopardo sul territorio nazionale in modo da poter essere testata gradualmente.
Pur essendo completamente anonima, consente di essere avvisati se si è entrati in contatto con persone positive al Covid-19. Naturalmente più persone la scaricano più potrà essere veramente efficace e coprire in modo capillare tutto il territorio nazionale. E la speranza è quella di limitare la nascita di nuovi focolai senza dover ricorrere nuovamente al lockdown. La sua importanza è rilevante anche in vista dell’avvicinarsi dell’autunno, quando potrebbe presentarsi una nuova ondata di Covid-19.
Nelle scorse settimane sono sorte molte polemiche in merito al suo utilizzo in rapporto alla privacy. Le autorità hanno però ribadito più volte che tramite l’App immuni non si viene schedati, seguiti o profilati.
Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. Immuni determina se si è incontrato una persona contagiata, ma non chi siano le due persone che sono entrate in contatto.
Naturalmente essendo attiva in tutta Italia solo da pochi giorni non ci sono ancora dati ufficiali sul numero dei contagiati intercettati e avvisati tramite l’applicazione.
Chi dovesse ricevere la comunicazione di essere stato vicino ad una persona positiva dovrà isolarsi, comunicarlo alle autorità sanitarie e fare le opportune verifiche.
L’App è scaricabile gratuitamente negli store di Apple e Google.