Cresce il policonsumo tra gli adolescenti italiani, mentre il numero di fumatori adulti cala lentamente. Gli esperti sottolineano l’importanza della prevenzione nelle scuole per contrastare questa tendenza
In occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha diffuso un comunicato stampa che mette in luce dati preoccupanti riguardo il consumo di prodotti a base di tabacco e nicotina in Italia. Mentre tra gli adulti il numero di fumatori è in calo, tra i giovani si registra un aumento significativo dell’uso di sigarette tradizionali, tabacco riscaldato e sigarette elettroniche.
Secondo i dati del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute (Cnapps) dell’ISS, il 24% degli adulti italiani tra i 18 e i 69 anni fuma ancora, nonostante un calo rispetto al 30% del 2008. Il presidente dell’ISS, Rocco Bellantone, ha dichiarato: “Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Questo processo va accelerato puntando sulla prevenzione, che deve partire dalle scuole.”
Giovani e Policonsumo
Particolarmente allarmante è la situazione tra i giovani: il 30,2% degli studenti tra i 14 e i 17 anni utilizza almeno un prodotto a base di tabacco o nicotina. Un dato che emerge dall’indagine del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, condotta su un campione di 6012 studenti, è il raddoppio del policonsumo: il 62,4% dei giovani che usano questi prodotti ne consuma più di uno contemporaneamente, rispetto al 38,7% dell’anno precedente.
Differenze di Genere e Controlli Carenti
Le ragazze mostrano una leggera prevalenza nel consumo rispetto ai ragazzi, con il primo contatto con la nicotina che avviene tra i 13 e i 14 anni. I controlli sull’età al momento dell’acquisto risultano spesso inefficaci, con molti ragazzi che affermano di poter acquistare personalmente i prodotti nei bar o dai tabaccai.
Ruolo dei Genitori
Circa un terzo dei genitori è a conoscenza dell’uso di prodotti a base di tabacco o nicotina da parte dei figli, mostrando una maggiore tolleranza per i nuovi dispositivi rispetto alle sigarette tradizionali. La tolleranza si attesta al 15,3% per il tabacco riscaldato, al 16,5% per le sigarette elettroniche e al 9,9% per le sigarette tradizionali.
Marketing Aggressivo
Simona Pichini, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, ha evidenziato come il marketing aggressivo rivolto ai giovani, con packaging accattivante e sapori fruttati, stia favorendo la diffusione di questi prodotti. “Non bisogna dimenticare che la nicotina è una sostanza che dà dipendenza e che ci sono evidenze degli effetti negativi per la salute anche dall’uso di dispositivi elettronici,” ha avvertito Pichini.
Tendenze tra gli Adulti
La riduzione dei fumatori adulti, rilevata negli ultimi 15 anni, coinvolge tutte le fasce di età e entrambi i sessi, anche se con ritmi diversi. Tra gli uomini, il fumo è più frequente (28%) rispetto alle donne (21%), con un consumo medio giornaliero di circa 12 sigarette. Tuttavia, un terzo dei fumatori ha tentato di smettere negli ultimi 12 mesi, con un successo limitato al 11%.
Sfide per la Salute Pubblica
Giovanni Capelli, Direttore del CNaPPS, ha spiegato che l’uso combinato di sigarette tradizionali e dispositivi elettronici rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica, aumentando l’esposizione a sostanze nocive.
Supporto e Centri Antifumo
L’ISS gestisce dal 2000 un servizio di supporto telefonico contro il fumo, che ha risposto a oltre 111mila chiamate in 20 anni. Tuttavia, il numero di centri antifumo è in calo: nel 2023 se ne contano 223, rispetto ai 241 dell’anno precedente, con Piemonte, Lombardia e Veneto in testa per numero di centri disponibili.
Conclusioni
Il quadro delineato dall’ISS evidenzia la necessità di intensificare le misure preventive, soprattutto tra i giovani, per contrastare l’aumento del consumo di prodotti a base di nicotina. La prevenzione deve partire dalle scuole e coinvolgere tutta la comunità per promuovere uno stile di vita sano e libero dal fumo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Da Belluno alle terre alte del Friuli-Venezia Giulia, la testimonianza di un medico: «Ecco come garantiamo il soccorso alle persone in difficoltà», Il ruolo delle reti cliniche tempo-dipendenti, quale metodo di lavoro per aumentare il loro valore nella sanità di montagna?, Asia, malata di cancro a 14 anni, presa di mira dagli haters I complimenti…