In Australia torna il lockdown per 300mila persone. L’isola-continente australiano è uno dei luoghi dove meglio si è riusciti a contenere il diffondersi della pandemia del coronavirus. Infatti fino ad oggi in Australia ci sono stati un totale di 7920 casi di contagio e 104 morti su una popolazione di 25 milioni di abitanti.
Questi risultati straordinari però non sono dovuti al caso o alla mancanza di contatti con la Cina, anzi l’Australia è una delle nazioni ad intrattenere più rapporti commerciali con il paese asiatico, ma ad un approccio molto rigido di contenimento sin dalle fasi iniziali del virus.
Anche adesso che le restrizioni sono state allentante l’allerta resta massima e al primo segnale di ritorno all’emergenza si prendono decisioni drastiche. E’ il caso del governo dello stato di Victoria che ha deciso di tornare ad inasprire le misure anti-covid. Infatti a partire dal 1 luglio, e per almeno un mese, 300mila persone residenti in oltre trenta quartieri periferici dell’area a nord di Melbourne dovranno rimanere in casa e potranno uscire solo per gli acquisti essenziali, esigenze sanitarie, di lavoro o per effettuare attività fisica.
L’allarme che ha portato alla nuova chiusura è stato lanciato dopo che nelle ultime due settimane sono stati segnalati nella regione aumenti quotidiani ed esponenziali dei contagi.
Nello stato interessato dal lockdown martedì 30 giugno sono stati registrati 73 nuovi casi positivi su un totale di oltre 20mila test effettuati mentre il giorno dopo sono stati registrati altri 75 nuovi casi. Un’escalation che ha portato il governo a prendere immediati provvedimenti e che dovrebbe bloccare l’espandersi dei focolai prima che l’epidemia si diffonda a tutta l’isola. La notizia di questo nuovo lockdown in Australia ha fatto in breve il giro del mondo e ha destato molta preoccupazione. Nei prossimi giorni si vedrà l’evolversi della situazione e le autorità decideranno come comportarsi.