La carenza di infermieri è un problema annoso per il SSN italiano, secondo un rapporto delle Nazione Unite il bel paese non è l’unica nazione a necessitare di questo genere di lavoratori specializzati. Infatti secondo il apporto State of the World’s Nursing, ne mancherebbero quasi 6 milioni nel mondo, in particolare nelle nazioni più povere.
Un problema che si acuisce di anno in anno e che si può risolvere solo sul lungo periodo. Per risolvere questa carenza è stato ipotizzato che il numero di laureati infermieri dovrebbe aumentare in media dell’8% ogni anno ed in questo modo nel 2030 avremo il giusto numero di infermieri.
Inoltre le Nazioni Unite sollecitano un miglioramento nella capacità di assumere e trattenere questi laureati. Secondo il rapporto senza questo aumento le tendenze attuali indicano 36 milioni di infermieri entro il 2030, con carenze principalmente nelle regioni africane, del sud-est asiatico e del Mediterraneo orientale.
Carenza di infermieri: la situazione Italiana
Il profilo dell’Italia dello State of the World’s Nursing parla di 332.182 infermieri professionali nel 2017, il 47% di tutta la forza lavoro sanitaria, per un totale di 12.117 nuovi laureati l’anno.
Nel 2017 in Italia si contavano 5,6 infermieri per 1.000 abitanti, contro i 17,5 della Norvegia, i 17 della Svizzera e i 14,3 della Finlandia. La Grecia, la Polonia e la Spagna registrano il numero più basso di infermieri (rispettivamente 3,3, 5,2 e 5,5 ogni 1.000 abitanti).