Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Quanto vale la multidisciplinarietà nella presa in carico del paziente con stomia

La presa in carico della persona con la stomia...

FNOPI al convegno Convatec: “Il nostro impegno nel valorizzare il ruolo degli infermieri”

Carmelo Gagliano, Tesoriere della Federazione Nazionale degli Ordini delle...

Contro l’infezione da Sars-Cov-2 le parole chiave sono diffondere la cultura della vaccinazione e accesso alle nuove terapie

Contro l’infezione da Sars-Cov-2 le parole chiave sono diffondere la cultura della vaccinazione tra la popolazione, in rete con il territorio, e accesso alle nuove terapie. Secondo Roberto Stura, Referente regionale CARD Piemonte l’esperienza passata legata alla pandemia ci ha insegnato molto. Ora è importante mettere in pratica gli insegnamenti per garantire una sanità efficiente e in grado di rispondere alle necessità delle persone fragili

Ai microfoni di Mondosanità Roberto Stura che nel corso dell’intervista realizzata in occasione dell’evento organizzato da Motore Sanità dal titolo “Piemonte e Covid-19 nel paziente a rischio ospedalizzazione. Come ottimizzare i percorsi dalla diagnosi all’accesso alla terapia appropriata” ha sottolineato che al momento non ci sono numeri che consentono di aprire delle strutture intermedie, l’infezione Sars-Cov-2 si sta diffondendo ma non con danni clinici evidenti che presuppongono il ricovero ospedaliero, ma la realtà è questa: non esiste un monitoraggio preciso dell’utilizzo dei tamponi per via della diffusione del “fai da te” tra la popolazione (ciò impedisce di conoscere i numeri reali del problema) ed è difficile al di fuori dell’ospedale costruire delle strutture ad hoc per i pazienti Covid. 

<<Infatti – spiega Stura – c’è una grossa difficoltà delle strutture intermedie sul territorio di essere valvola di sfogo per i pazienti Covid domiciliati o in dimissione dall’ospedale in quanto si chiede a queste strutture di mettere a disposizione nuclei separati dal resto della RSA, di dotarsi di operatori (e attualmente c’è una grande difficoltà a trovarne), di organizzare un nucleo predisposto e di essere pronte solo all’occorrenza>>. 

<<Attualmente – prosegue Stura concludendouna cura farmacologica al domicilio del paziente Covid siamo in grado di farla ripartire e ai pazienti fragili (immunodepressi, trapiantati, oncologici, ecc.) chiediamo, in un momento come questo in cui si sta diffondendo il virus, di ritornare ad usare le mascherine e di lavarsi le mani frequentemente>>. 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Profilazione molecolare dei tumori solidi: il ruolo degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientificoTumori solidi: garantire l’accesso a diagnosi e cure di precisioneProfilazione molecolare dei tumori solidi: quale modello per l’oncologia ligure?.

Seguici!

Ultimi articoli

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

spot_imgspot_img

Quanto vale la multidisciplinarietà nella presa in carico del paziente con stomia

La presa in carico della persona con la stomia non può non prescindere dal concetto di multidisciplinarietà, che ha un valore importante in tutto...

Ipoparatiroidismo, l’Emilia-Romagna rafforza le reti di cura per affrontare al meglio una patologia rara di difficile diagnosi e gestione

Una malattia che colpisce circa 10.000/15.000 persone in Italia, con prevalenza tra 6,4-37 casi ogni 100.000 abitanti e incidenza tra 0,8-2,3 nuovi casi ogni...

FNOPI al convegno Convatec: “Il nostro impegno nel valorizzare il ruolo degli infermieri”

Carmelo Gagliano, Tesoriere della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha partecipato al convegno organizzato da Convatec, il 14 maggio, dal titolo...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui