Data la complessità di diagnosi per i pazienti un Team Italiano ha creato il “teleNIDA”, uno strumento di telemedicina che permette di identificare, a distanza, i segnali di rischio di autismo a partire dai 18 mesi di vita del paziente.
È stimato che in Italia circa un cittadino su cento rientri nel quadro dello spettro autistico. Sarebbero quindi 600mila gli italiani colpiti da questa neurodiversità che influenza principalmente le capacità di interazione e comunicazione sociale.
Nonostante le numerose ricerche ed i numerosi studi a riguardo non sono ancora del tutto chiare le cause che portino all’autismo. Le teorie più accreditate la sua comparsa sarebbe dovuta a diversi fattori di natura genetica e forse ambientale.
Data la numerosità e complessità dei suoi sintomi, che si presentano fin dai primi anni dell’infanzia, è difficile da parte dei medici giungere ad una diagnosi di questo tipo. Per diagnosticare in maniera esatta l’autismo in un bambino è infatti necessario il coinvolgimento di un team multidisciplinare e prevedere un grande numero di esami valutativi.
Data appunto la complessità di diagnosi un Team Italiano ha creato il “teleNIDA”, uno strumento di telemedicina che permette di identificare, a distanza, i segnali di rischio di autismo a partire dai 18 mesi di vita del paziente.
Questo nuovo strumento che permette lo screening a distanza è stato creato dalla collaborazione scientifica tra l’ISS e l’IRCCS Eugenio Medea – Bossio Parini.
I dati di validazione ed efficacia del teleNIDA sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Journal of Autism and Developmental Disorders.
L’innovativo strumento di telemedicina utilizza il Network Italiano per il Riconoscimento Precoce dei Disturbi dello spettro autistico (NIDA) che permette una alutazione specialistica di possibili indicatori di autismo su un campione di immagini video raccolte dai genitori, opportunamente guidati da esperti nella diagnosi precoce di autismo.
Quindi, il NIDA si configura come una infrastruttura scientifica e operativa capace di implementare strumenti e strategie innovative per rispondere ai bisogni delle persone con autismo e delle loro famiglie. La sperimentazione del teleNIDA è invece un esempio virtuoso della fusione di tecnologie di telemedicina e strumenti diagnostico-terapeutici già esistenti.
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