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Demenza: prevenire la metà dei casi è possibile contrastando 14 fattori di rischio

La Commissione Lancet presenta strategie efficaci per ridurre l’incidenza della demenza, puntando su interventi precoci e prevenzione fin dalla prima infanzia

Quasi la metà dei casi di demenza potrebbero essere prevenuti o ritardati agendo su 14 specifici fattori di rischio fin dalla prima infanzia. Questa è la sfida lanciata dalla Commissione Lancet per la prevenzione, gli interventi e la cura della demenza, che evidenzia come l’invecchiamento della popolazione stia trasformando la demenza in una crescente emergenza sanitaria. Si stima che entro il 2050 i malati di demenza nel mondo saliranno a 153 milioni, quasi il triplo rispetto ai 57 milioni del 2019.

I Fattori di Rischio

Il report della Commissione Lancet, presentato alla Conferenza internazionale dell’Alzheimer’s Association (AAIC 2024) a Philadelphia, ha aggiornato la lista dei fattori di rischio demenza aggiungendo due nuove voci: alti livelli di colesterolo ‘cattivo’ (LDL) a partire dai 40 anni e la perdita della vista non corretta in età avanzata. Questi due fattori contribuiscono rispettivamente al 7% e al 2% di tutti i casi di demenza, portando il totale dei casi associati ai fattori di rischio identificati al 49%.

I 12 fattori di rischio già identificati dalla Commissione nel 2020 includono:

  1. Bassi livelli di istruzione
  2. Problemi di udito
  3. Pressione alta
  4. Fumo
  5. Obesità
  6. Depressione
  7. Inattività fisica
  8. Diabete
  9. Consumo eccessivo di alcol
  10. Trauma cranico
  11. Inquinamento atmosferico
  12. Isolamento sociale

Secondo il rapporto, i fattori di rischio che contribuiscono maggiormente ai casi di demenza sono i problemi di udito e il colesterolo LDL alto, ognuno associato al 7% dei casi, seguiti da una minore istruzione nella prima infanzia e dall’isolamento sociale in età avanzata (5% ciascuno).

Le Raccomandazioni

Il report della Commissione Lancet elenca 13 raccomandazioni per ridurre il rischio di demenza, rivolte sia ai cittadini che alle istituzioni. Ecco una sintesi delle principali raccomandazioni:

  1. Prevenire e curare la perdita dell’udito e della vista: Intervenire tempestivamente per trattare questi problemi può ridurre significativamente il rischio.
  2. Curare la depressione: La gestione della salute mentale è cruciale per la prevenzione della demenza.
  3. Mantenersi cognitivamente attivi: Continuare ad apprendere e impegnarsi in attività stimolanti mentalmente durante tutta la vita.
  4. Proteggersi la testa: Usare protezioni adeguate durante gli sport di contatto per prevenire traumi cranici.
  5. Ridurre i fattori di rischio vascolare: Controllare il colesterolo alto, il diabete, l’obesità e la pressione alta.
  6. Migliorare la qualità dell’aria: Ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico.
  7. Favorire i contatti sociali: Creare ambienti che incentivino le interazioni sociali per combattere l’isolamento.

Benefici Economici

Implementare queste misure potrebbe portare a risparmi significativi. In Inghilterra, ad esempio, si calcola che tali interventi potrebbero ridurre i costi associati alla demenza di circa 4 miliardi di sterline. Globalmente, i costi della demenza sono stimati in oltre 1 trilione di dollari l’anno.

Contrastare i 14 fattori di rischio identificati dalla Commissione Lancet non solo potrebbe prevenire quasi la metà dei casi di demenza, ma anche migliorare la qualità della vita e ridurre i costi sanitari globali. Un’azione concertata da parte di individui, comunità e governi è fondamentale per affrontare questa sfida e mitigare l’impatto della demenza sulla società.

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