Intervista a Elisa Sangiorgi, Responsabile Servizio Politica del Farmaco Regione Emilia-Romagna
La gestione del paziente diabetico, prima esclusivamente di competenza specialistica, con l’introduzione della Nota AIFA 100 sta transitando sempre di più a livello territoriale, con un ruolo fondamentale del medico di medicina generale e del farmacista di comunità.
“Come Regione Emilia-Romagna stiamo coordinando questa fase intermedia mediante la formazione degli operatori sanitari coinvolti, l’approvvigionamento con gare d’acquisto dei dispositivi a bassa e alta complessità e il coordinamento del gruppo di lavoro dedicato al diabete”, spiega Elisa Sangiorgi, Responsabile Servizio Politica del Farmaco Regione Emilia-Romagna, nel corso dell’evento “LA PANDEMIA DIABETE T2 – DAI MODELLI ORGANIZZATIVI, ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CURA”, organizzato da Motore Sanità.
“Tutto questo nell’ottica del miglioramento dell’assistenza farmaceutica per i pazienti e della sostenibilità economica del sistema sanitario – continua Sangiorgi. A livello territoriale è fondamentale partire dalla prevenzione primaria (stili di vita, dieta, contrasto alla sedentarietà, ecc.) e successivamente, per i pazienti già in trattamento, assicurare il controllo dell’aderenza del paziente cronico, educare pazienti e caregiver all’uso dei device per il monitoraggio della glicemia, prevenire errori di terapia, soprattutto nell’anziano, mettere in atto la riconciliazione farmacologica per la riduzione del rischio di interazioni e inappropriatezza d’uso e segnalare ogni evento avverso che dovesse verificarsi”.
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