Le malattie rare richiedono come mai prima d’ora di concentrare gli sforzi di tutti per fornire assistenza e nuove prospettive di cure ai pazienti che ne sono affetti. Oggi abbiamo a disposizione una prospettiva in più che arriva dall’uso innovativo dei dati prodotti dalle tecnologie digitali. I dati digitali aprono grandi possibilità di conoscere di più come funziona il corpo delle persone con malattie rare e avere molto prima la possibilità di raggiugere degli obiettivi importanti per nuove terapie. Per farlo abbiamo bisogno di raccogliere i dati in maniera nuova e della potenza di calcolo delle macchine presenti nei computer moderni.
Agli Stati generali delle malattie rare del Sud, organizzate da Motore Sanità, il professor Francesco Gabbrielli, Direttore del centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali, dell’Istituto Superiore di Sanità, spiega ai microfoni di Mondosanità la potenza dei dati digitali nel campo delle malattie rare.
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