I medici di medicina generale sin dagli inizi della pandemia si sono trovati in prima linea per aiutare la popolazione.
Questa categoria però molto spesso ha dovuto mettere a repentaglio la propria salute e la propria vita per mettersi al servizio della collettività dovendo superare lungaggini burocratiche e mancanza di un supporto veloce e decisivo da parte delle istituzioni regionali e nazionali.
Sono infatti quasi 100 i medici di medicina generale morti dall’inizio della pandemia.
Gli MMG non si sono solo dovuto esporre in prima persona per assistere i pazienti Covid-19, ma hanno anche dovuto cambiare modo di fare medicina per riuscire a continuare ad assistere i loro pazienti in totale sicurezza.
Per fare chiarezza sul nuovo ruolo che gli MMG hanno assunto in epoca Covid-19 Mondo Sanità ha intervistato Davide Pasotti, MMG e Professore a contratto dell’Università di Pavia.
Dall’utilizzo dei DPI alla riorganizzazione delle sale di aspetto e delle visite passando per la digitalizzazione delle ricette, i servizi di telemedicina e televisita.
Sono quindi moltissimi gli aspetti che gli MMG hanno dovuto cambiare in brevissimo tempo per rispondere alle nuove necessità della popolazione.