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Liste d’attesa, poteri sostitutivi e trasparenza: intesa tra Ministero e Regioni

Dopo un mese di estenuanti trattative, Governo e Regioni hanno raggiunto una intesa su uno dei punti più delicati e controversi della recente legge per l’abbattimento delle liste di attesa: il decreto attuativo riguardante i poteri sostitutivi che il Ministero della Salute potrà esercitare in caso di inadempimenti da parte delle Regioni. Un risultato che segna una svolta importante nel cammino verso un sistema sanitario trasparente, efficiente e collaborativo, rispondendo alle esigenze di milioni di cittadini che ogni giorno si trovano ad aspettare senza sapere quando saranno chiamati a eseguire esami diagnostici e controlli specialistici.

Era il 16 aprile scorso quando, in un clima rovente di polemiche, il tavolo tra Ministero e Conferenza delle Regioni si arenava. La questione centrale riguardava i poteri sostitutivi: strumenti che il Governo intendeva rafforzare per intervenire nelle Regioni che, a causa di inefficienze e inadempienze, si dimostravano di fatto incapaci a smaltire le liste d’attesa in tempi accettabili. La mancata intesa aveva generato scetticismo e timori di un possibile esercizio autoritario, con le Regioni che temevano di perdere autonomia e di essere soggette a commissariamenti prolungati e senza fine. Per evitare di bloccare l’intera riforma, Ministero della Salute e Regioni avevano deciso di prorogare il confronto di altri 30 giorni, nella convinzione che sarebbe stato possibile trovare una sintesi che tutelasse sia l’efficacia delle azioni di governo sia l’autonomia territoriale. E, finalmente, dopo un mese di negoziati serrati, ieri si è raggiunto un accordo che apre una nuova fase per il Sistema Sanitario Nazionale.

L’annuncio ufficiale è arrivato dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che al termine di un incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dato la notizia: “Abbiamo trovato l’accordo sul decreto liste d’attesa e quindi penso che abbiamo fatto dei passi avanti importanti”. La soddisfazione di Fedriga, che ha sottolineato come si tratti di un risultato di grande portata, si è subito tradotta in parole di fiducia e di impegno: “La prossima settimana incontrerò il ministro della Salute, Orazio Schillaci, così da poter stendere definitivamente il testo dal punto di vista tecnico”.

Il cuore dell’accordo riguarda i poteri sostitutivi. Come spiegato dallo stesso Fedriga, questi dovranno essere esercitati assumendo “parametri chiari per essere attuati e per l’uscita dai poteri stessi”. L’obiettivo è evitare gli errori del passato, come i commissariamenti prolungati e spesso inefficaci, che hanno lasciato le Regioni in una condizione di stallo. Le Regioni, infatti, vogliono evitare di trovarsi come nel caso di disavanzi che si trascinano per decenni, creando un sistema di controllo che sia rigoroso ma anche rispettoso dell’autonomia territoriale.

Il ministro, Orazio Schillaci, aveva più volte sottolineato che la competenza sulla sanità è regionale, ma ha anche ribadito come lo Stato debba poter intervenire laddove ci siano situazioni di emergenza o di difficoltà. La differenza, ha puntualizzato, non sta nel decretare commissariamenti, ma nel collaborare attivamente per aiutare le Regioni in difficoltà, senza esercitare un controllo autoritario e senza ledere la loro autonomia.

Un altro tassello fondamentale dell’accordo riguarda la piattaforma nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa. Tutte le Regioni hanno inserito i propri dati, seppur in misura variabile, in questa piattaforma digitale che deve diventare un esempio di grande trasparenza. La piattaforma consentirà di avere una visione completa e in tempo reale della situazione regionale inerente il calendario delle prenotazioni, facilitando interventi mirati e più efficaci. Ieri, il ministro Schillaci ha incontrato i rappresentanti di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e delle Regioni per illustrare le funzionalità di questa piattaforma. “Con la nuova modalità di monitoraggio si avvia un percorso virtuoso per ridurre i tempi delle liste di attesa”, ha affermato Schillaci, evidenziando come questa iniziativa rappresenti il primo passo di un percorso di collaborazione e responsabilità condivisa. Il ministro ha inoltre annunciato che entro fine maggio alcune parti della piattaforma saranno rese accessibili ai cittadini. Questa novità rappresenta un cambio di passo fondamentale: tutti gli interessati potranno consultare direttamente i dati relativi alle liste d’attesa, rendendosi conto in modo semplice e immediato della situazione reale. Si tratta di un vero e proprio patto di trasparenza, che mira a rafforzare la fiducia nei confronti delle istituzioni e a stimolare una gestione più responsabile delle risorse sanitarie.

L’accordo sancito tra Governo e Regioni segna un punto di svolta, un momento di speranza per milioni di italiani che ogni giorno sono costretti a vivere con l’incubo di lunghe attese nella più totale incertezza. È la dimostrazione che, attraverso il dialogo e la collaborazione, si può costruire un sistema più giusto, più efficiente e più rispettoso dei diritti di ogni cittadino. Le parole di Fedriga e di Schillaci sono un segno inequivocabile di un’Italia che vuole rinnovarsi senza ipocrisie, senza agitare lo spettro di inefficienze o iniquità, e che vuole ascoltare in maniera responsabile le istanze della comunità e rispondere alle esigenze emergenti. La strada è tracciata: ridurre le liste di attesa, aumentare la trasparenza, rispettare l’autonomia regionale e, soprattutto, mettere al centro i bisogni dei cittadini. La sfida ora è mettersi subito al lavoro, attuare le decisioni prese e monitorare costantemente i risultati. La tenuta del sistema dipende anche da questa volontà di collaborazione, per restituire fiducia a chi, ogni giorno, confida sulla bontà del Servizio Sanitario Nazionale.

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