L’Istituto Superiore di Sanità guida l’iniziativa europea, coinvolgendo 21 paesi e 76 partner per ridurre il carico di malattie e fattori di rischio. Il progetto, con 142 studi pilota, mira a coinvolgere oltre 1 milione di cittadini europei per sviluppare strategie di prevenzione e cura a livello nazionale e regionale
Un’iniziativa ambiziosa e senza precedenti sta per essere messa in atto nell’Unione Europea per affrontare la crescente sfida rappresentata dalle malattie cardiovascolari (Cvd) e dal diabete. Jacardi (Joint Action on cardiovascular diseases and diabetes), il più grande progetto mai avviato in Europa per ridurre il carico e i fattori di rischio legati a queste patologie, è stato presentato oggi a Roma presso la sede dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Attualmente, quasi 63 milioni di persone nell’Unione Europea convivono con malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di mortalità nella regione. Nel corso dell’ultimo decennio, il numero di adulti con diabete è quasi raddoppiato, raggiungendo i 32,3 milioni nel 2019. Queste malattie non solo incidono sulla salute e il benessere delle persone, ma influenzano anche la sostenibilità dei sistemi sanitari e lo sviluppo sociale ed economico.
Jacardi, con un finanziamento di €53 milioni dalla Commissione Europea, coinvolge 21 paesi europei, compresa l’Ucraina, con la partecipazione di 76 partner e oltre 300 esperti di sanità pubblica. L’obiettivo del programma quadriennale è ridurre il carico delle malattie cardiovascolari, del diabete e dei fattori di rischio ad essi correlati a livello individuale e di popolazione. Il progetto prevede l’implementazione di 142 studi pilota, mirati a coinvolgere oltre 1 milione di cittadini europei affetti da queste condizioni, al fine di elaborare piani di sviluppo strategico per la futura sostenibilità e scalabilità a livello nazionale e regionale.
L’Italia svolgerà un ruolo chiave in questa iniziativa, con l’Istituto Superiore di Sanità come ente capofila e coordinatore europeo. Il nostro paese contribuirà con 22 partner, tra regioni, ASL, università, IRCCS e il Ministero della Salute, con un budget nazionale di circa €15 milioni.
“Jacardi affronta in modo trasversale e intersezionale le complesse sfide sanitarie, concentrandosi sui determinanti sociali e commerciali della salute, la diversità culturale ed etnica e la promozione dell’equità di genere”, spiega Benedetta Armocida, ricercatrice dell’Iss e coordinatrice del progetto.
Il coordinatore scientifico del progetto, Graziano Onder, sottolinea l’importanza della coesione tra i partner italiani e il supporto del Ministero della Salute nel lavorare a livello regionale e nazionale. Jacardi contribuirà anche allo sviluppo del primo registro nazionale di malattia diabetica in Italia, un’iniziativa fondamentale per l’armonizzazione a livello regionale e la definizione delle finalità a livello nazionale.
Il Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone, commenta: “Questo progetto è di fondamentale importanza non solo per l’entità del finanziamento, ma perché ha un approccio che copre l’intero ‘viaggio del paziente’, dall’aumento della consapevolezza su queste malattie nella popolazione generale alla prevenzione primaria al miglioramento del percorso di cura di chi ha ricevuto una diagnosi”. Jacardi rappresenta un passo significativo nella lotta contro le malattie cardiovascolari e il diabete, con l’obiettivo di migliorare la salute di milioni di cittadini europei.
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