La gestione della malattia oculare tiroidea (Thyroid Eye Disease-TED) è stata al centro del convegno organizzato da Motore Sanità il 9 luglio, a Bari, insieme ai massimi esperti, associazioni di pazienti e istituzioni. La Ted è una patologia autoimmune complessa che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento integrato. Secondo i clinici rappresenta una importante sfida per la medicina moderna.
Francesco Giorgino, Direttore dell’unità operativa complessa di Medicina Interna, Andrologia e Malattie Metaboliche presso l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Bari, ha evidenziato l’importanza della multiprofessionalità nell’affrontare la mattia oculare tiroidea. Multiprofessionalità intesa come stretta collaborazione tra endocrinologi, oculisti, radiologi e chirurghi, in un contesto coordinato che garantisca una gestione armonizzata del processo diagnostico e terapeutico.
Il professore Giorgino ha spiegato che le crescenti evidenze scientifiche hanno portato a significativi progressi nella comprensione dei meccanismi fisiopatologici della TED e nello sviluppo di nuove terapie mirate. “Tuttavia, l’efficacia clinica dipende anche da modelli organizzativi innovativi e da percorsi di cura multidisciplinari. È pertanto fondamentale promuovere una stretta collaborazione tra endocrinologi, oculisti, radiologi e chirurghi, in un contesto coordinato che garantisca una gestione armonizzata del processo diagnostico e terapeutico”.

In quest’ottica, la costruzione di team dedicati e l’adozione di protocolli condivisi rappresentano una risposta concreta alle esigenze dei pazienti, ha proseguito il Francesco Giorgino, migliorando prognosi e qualità di vita. “In questo contesto, l’endocrinologo, con la sua visione sistemica, può svolgere un ruolo fondamentale per promuovere il processo di diagnosi e cura e per fornire al paziente un riferimento costante”.