Intervista a Paolo Bordon, Direttore Generale AUSL Bologna.
“Noi abbiamo attivato molti servizi sia sugli ospedali che sul territorio, siamo privilegiati rispetto ad altri contesti perché, ad esempio, abbiamo molte case della comunità attivate che sono per noi delle vere piattaforme dei servizi, non solo come luoghi dove vengono erogate prestazioni sanitarie, ma luoghi di partenza dei nostri professionisti; penso ad esempio agli infermieri, che possono accedere in maniera più efficace ai bisogni di una popolazione servita sul territorio con gli accessi a domicilio e quant’altro”. A parlare, nel corso dell’evento “LA PANDEMIA DIABETE T2 – DAI MODELLI ORGANIZZATIVI, ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CURA”, organizzato da Motore Sanità, è Paolo Bordon, Direttore Generale AUSL Bologna.
“Per le patologie legate per esempio al Diabete di tipo 2 – continua Bordon –, questo legame che è previsto nei nostri PDTA di forte coinvolgimento anche dalla medicina generale, con la nostra rete di servizi sul territorio ha dimostrato e sta dimostrando che migliora l’aderenza e la presa in carico di questi pazienti”.
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