Contenuti esclusivi

Malattie mitocondriali e nuove frontiere nella ricerca: terapie avanzate, intelligenza artificiale e il ruolo dei pazienti

Innovazione e progresso al centro del 14° convegno nazionale...

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

L’intelligenza artificiale può rendere più efficace la procreazione assistita

L’Intelligenza Artificiale (AI) ha aperto nuove possibilità nel campo della procreazione medicalmente assistita (PMA). Ricerche recenti hanno dimostrato che gli algoritmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per identificare gli embrioni che hanno un’alta probabilità di impianto, il che potrebbe migliorare i tassi di successo delle procedure PMA.

L’Intelligenza Artificiale (AI) ha aperto nuove possibilità nel campo della procreazione medicalmente assistita (PMA). Ricerche recenti hanno dimostrato che gli algoritmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per identificare gli embrioni che hanno un’alta probabilità di impianto, il che potrebbe migliorare i tassi di successo delle procedure PMA.

 Lo studio “Analisi della dinamica morfologica delle blastocisti” è stato presentato al 10° congresso internazionale Ivirma sulla medicina riproduttiva, da Marcos Meseguer, supervisore scientifico ed embologo dei centri PMA IVI Valencia. Lo studio ha analizzato il comportamento degli embrioni dalla devetrificazione al trasferimento, che richiede circa 4 ore.

 In particolare sono state devitrificate 511 blastocisti (embrioni 5-6 giorni dopo la fecondazione), procedura che precede l’impianto in utero. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, Meseguer ha scoperto che gli embrioni che iniziano ad espandersi presto e acquisiscono rapidamente una superficie superiore a 0,14 millimetri quadrati hanno maggiori possibilità di impianto riuscito.

 Lo studio ha rilevato che oltre il 60% delle blastocisti riespanse è stato impiantato con successo, rispetto a solo il 6% di quelle che non si sono riespanse dopo la devitrificazione. Utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare questi embrioni, gli esperti di PMA potrebbero aumentare i tassi di successo delle procedure di PMA.

 L’uso dell’IA nelle procedure PMA potrebbe avere un impatto significativo sul trattamento della fertilità, in quanto può aiutare gli esperti a identificare gli embrioni con le maggiori possibilità di impianto riuscito. Ciò potrebbe migliorare le percentuali di successo delle procedure PMA, ridurre il numero di cicli richiesti e minimizzare i rischi associati a gravidanze multiple.

 Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni sull’uso dell’IA nelle procedure PMA. Alcuni esperti temono che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per selezionare embrioni sulla base di fattori non medici, come l’aspetto fisico o l’intelligenza. Ciò potrebbe portare a pratiche non etiche e discriminazioni nei confronti di determinati gruppi di persone.

 Nonostante queste preoccupazioni, l’uso dell’IA nelle procedure PMA ha il potenziale per rivoluzionare il campo e migliorare le percentuali di successo di questi trattamenti. Man mano che la ricerca in questo settore continua, sarà importante garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo etico e in un modo che dia priorità alla salute e al benessere dei pazienti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Pazienti sempre più fragili, un’emergenza da considerare nel nuovo modello di distribuzione del farmaco, La Sanità Italiana al fianco degli Ucraini, supporto medico e protesico a chi ha subito amputazioni a causa della guerra, Report ISS Covid in diminuzione, ma attenzione ai rischi di resilienza

Seguici!

Ultimi articoli

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

Da un piccolo invertebrato nuove risposte per Alzheimer e Parkinson

Botryllus schlosseri, un piccolo animale marino che vive nella...
spot_imgspot_img

Malattie mitocondriali e nuove frontiere nella ricerca: terapie avanzate, intelligenza artificiale e il ruolo dei pazienti

Innovazione e progresso al centro del 14° convegno nazionale Mitocon, a Padova dal 25 al 27 ottobre 2024 Le malattie mitocondriali sono patologie rare ma...

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce sulla salute e la longevità Okinawa in Giappone, Ikaria in Grecia, alcune zone della Sardegna, Nicoya...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico divulgativo in tre minuti lanciato da ASIMAS, Associazione Italiana Mastocitosi La medicina moderna ha indagato e...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui