L’INNOVAZIONE IN ONCOLOGIA
In oncologia il tema dell’innovazione farmacologica è dominato da una forte pressione mediatica e commerciale. Un’innovazione cambia la storia naturale di una patologia e dev’essere garantita perché rappresenta un miglioramento delle possibilità di cura.
Devono essere identificati centri in grado di gestire al meglio le dinamiche di rinnovamento. Noi oggi individuiamo l’innovazione nel nuovo farmaco, nel nuovo robot per la chirurgia, in apparecchi di radioterapia particolarmente sofisticati, ma dovremmo considerare anche i percorsi.
È evidente che debba essere riconosciuto il valore della ricerca preclinica che ha portato a produrre una data innovazione. Negli ultimi anni i successi delle terapie hanno portato alla cronicizzazione del tumore, ovvero lunghi periodi di convivenza del paziente con la malattia.
QUALI SONO I DIRITTI DEL CITTADINO/PAZIENTE?
L’articolo 33 della Costituzione stabilisce che il diritto ad una Salute tutelata compete ad ogni cittadino. È caratteristico il caso dei farmaci compassionevoli: la scoperta dei Car-T rientra fra questi, però ha un costo tale da non consentire una diffusione generale.
Tra il diritto al profitto ed il diritto alla salute occorrerebbe trovare una soluzione a livello legislativo, che attribuisca prevalenza al diritto alla salute. Lo Stato deve necessariamente affrontare questi temi con un’attenzione tale da determinare trattamenti equitativi.
L’IMPORTANZA DEL TEMPO NELL’INNOVAZIONE
Se si ha davvero in mano l’innovazione, non si possono frapporre limiti, perché il tempo è valore. Le vere innovazioni sono ben poche, e se siamo coscienti di questo fatto è giusto concentrare su queste finanziamenti aggiuntivi.
Stabilire percorsi che funzionano significa guadagnare in termini di prognosi. Il tema della sostenibilità può prevedere, anche sui farmaci o sui percorsi oncologici, possibilità di manovre che consentano innovazione e quindi qualità.
IN CHE MODO GARANTIRE ACCESSO ALLE CURE CON FARMACI INNOVATIVI
Il diritto all’accesso alle cure non è completamente incondizionato, altrimenti il nostro Stato dovrebbe dedicarsi solo a finanziare ricerca e utilizzo di farmaci innovativi. Il concetto di diritto va osservato all’interno di una regolamentazione.
Il problema non è garantire a tutti l’innovazione, ma garantirla a tutti coloro che ne hanno diritto. Non è accettabile infine che ci siano atteggiamenti difformi e differenze di sopravvivenza per tumori tra Regioni.