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Nella rete oncologica siciliana il paziente è al centro della cura e dell’assistenza. Diminuisce la mobilità extraregionale passiva

La Rete oncologica Siciliana (Re.O.S.), con i suoi 8 PDTA già approvati ed attivati (tumori della mammella, polmone, ovaio, prostata, colon-retto, melanoma, tiroide, e mesotelioma), in questi tre anni sta garantendo nell’ambito delle aree oncologiche del territorio siciliano organizzazione, competenza, efficienza e anche equità di prestazioni e cure

E’ Vincenzo Adamo, Coordinatore della Rete oncologica Siciliana-Re.O.S. a sottolineare la virtuosa attività della Rete degli ultimi anni, come dimostra il recente report a cura di Agenas sull’attività delle reti oncologiche regionali (ROR) che ha posizionato la Re.O.S. tra le reti ad evoluzione virtuosa ed efficiente pur dovendo ancora perfezionare e sviluppare alcuni aspetti come l’informatizzazione, i rapporti con i medici di medicina generale e la fase organizzativa con la medicina di territorio. 

Come ha spiegato il professore Adamo in occasione dell’evento di cui è stato responsanile scientifico – “PDTA nel carcinoma dell’endometrio. Attualità ed innovazioni finalizzate ad un moderno e corretto percorso diagnostico-terapeutico” – che si è tenuto a Palermo il 1° marzo, la Re.O.S. ha contribuito a diminuire la mobilità extraregionale passiva, e la conferma è arrivata dal 5° Rapporto Agenas 2023 sulle attività delle ROR, i cui dati hanno dimostrato un netto miglioramento nei processi integrati di presa in carico del paziente e un decremento dell’indice di fuga. 

“Tutto ciò – ha proseguito il professore Adamo – come conseguenza della modalità multidisciplinare utilizzata nel percorso diagnostico terapeutico, attraverso la discussione nei Gom del singolo caso clinico, molto ben utilizzata per alcune neoplasie come il tumore della mammella, dell’ovaio, del polmone e del colon che sono quelli che stanno contribuendo al momento maggiormente a ridurre l’indice di fuga. Senza dubbio in tal senso il ruolo dei PDTA è stato fondamentale e per tali motivi l’attivazione di nuovi PDTA per altre importanti neoplasie come quelo del carcinoma dell’endometrio, argomento di questo importante meeting organizzato con Motore Sanità, rientra, insieme all’avvio di una piattaforma informatizzata della rete, tra gli obiettivi più urgenti di oggi e del prossimo futuro”.

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