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Obesi e stressati sul posto di lavoro, al via la campagna del vivere sani in corsia

Il Pascale primo ad aderire al piano di prevenzione della salute sui luoghi di lavoro promosso dalla Regione Campania. Un lavoratore sano svolge al meglio la sua attività assistenziali

Napoli, 13 dicembre 2023

In sovrappeso, inattivo, stressato: ecco l’identikit del dipendente, dal medico all’infermiere, dal dirigente all’ impiegato, del Pascale. Stando ai dati emersi da un’indagine avviata dal Servizio di Medicina del Lavoro dell’Istituto dei tumori di Napoli, diretto da Simona Menegozzo, chi lavora nel più grande polo oncologico del Mezzogiorno, si occupa molto della salute dei pazienti, ma poco della propria.

Il 70 per cento delle dipendenti del Pascale non pratica sport, ma non stanno messi meglio i maschietti che non si muovono per un buon 64 per cento. Solo il 52 per cento, sia degli uomini che delle donne, sono normopeso. La bilancia in questo caso rivela: il 37 per cento degli uomini e il 19 per cento delle donne dovrebbero mettersi da subito a dieta. Soffrono di malattie cardiovascolari più gli uomini (43 per cento), mentre le patologie muscoloscheletriche colpiscono maggiormente le donne (42 per cento).

Lo stress lavoro-correlato porta, inoltre, alle cosiddette sindromi della papera, da corridoio, del bore out, della capanna, al mobbing, al burnout.  A questo va aggiunto che quelle che vengono dette malattie croniche non trasmissibili rappresentano le principali cause di morte a livello mondiale e sono responsabili per il quasi 70 per cento delle morti.

Che fare? Mai come in questo caso occorre un piano di prevenzione. Ed è quello che l’Irccs partenopeo ha deciso di mettere in atto aderendo da subito al programma relativo alla prevenzione della salute nei luoghi di lavoro promosso dalla Regione Campania.

<Noi crediamo fermamente – dice la Menegozzo – che un lavoratore, e fra l’altro un lavoratore come quello del Pascale, costretto a gestire la propria vita, anche emotiva, a contatto continuo con tanti pazienti oncologici, possa svolgere al meglio le proprie attività, anche di assistenza, se viene tutelata la sua integrità psicofisica nel suo complesso. Come si attua il piano di prevenzione promosso dalla Regione?  Attraverso la promozione di corretti stili di vita e del benessere organizzativo, psicosociale e della conciliazione vita lavoro. Abbiamo così deciso di aprire un sito a cui il lavoratore può collegarsi con un q-code in cui troverà notizie utili sull’alimentazione e dei video su come gestire il proprio corpo durante le ore di lavoro. Se per ora la palestra aziendale è solo una proposta, grazie ai consigli della responsabile della Riabilitazione e Fisioterapia, Monica Pinto, si possono da subito effettuare piccoli esercizi posturali durante la giornata lavorativa>.  

Il programma della prevenzione sul posto di lavoro in corsia è vasto e coinvolge vari servizi. A iniziare dal team della Psiconcologia, diretto da Daniela Barbierio, già da anni attivo non solo per i pazienti e i loro familiari ma anche per dipendenti.

<Lo stress lavoro-correlato – spiega la psicologa Ornella Mazzoni – è un fenomeno dall’innegabile evidenza, con risvolti sia umani che socio-economici; la sua risoluzione, la prevenzione e il mantenimento del benessere organizzativo risultano quindi obiettivi di primaria importanza per un lavoratore che vive ogni giorno il rapporto con la sofferenza e la morte. Una delle sindromi comuni che si riscontrano  è quella della papera, un particolare disagio psicologico in cui le persone cercano di nascondere la propria ansia e il malessere cronico mostrandosi costantemente felici e sotto controllo. Proprio come l’immagine di una papera che mentre sembra scivolare calma sulla superficie del laghetto, in realtà sta remando freneticamente con le zampe solo per rimanere a galla. Molto comune, soprattutto tra i medici, è il burn out, sindrome “dell’operatore bruciato”, nel quale lo stress si trasforma in un meccanismo di difesa e una strategia di risposta alla tensione, con comportamenti di distacco ed esaurimento emozionale>.

Tra le proposte lanciate dal gruppo di lavoro costituito nel progetto di prevenzione della salute sul luogo di lavoro ci sono ovviamente incontri di sensibilizzazione rivolti al personale, la possibilità di fare convenzioni con palestre, piscine, centri sportivi limitrofi al Pascale, campagne di comunicazione su screening oncologici.

<La nostra filosofia operativa – dice il direttore generale dell’Istituto, Attilio Bianchi – è proprio basata sul benessere psicofisico degli operatori, al fine di poter garantire il miglior impegno verso i nostri pazienti. Questo evento si inserisce con piena coerenza nella nostra visione>.

Il Pascale primo ad aderire al piano di prevenzione della salute sui luoghi di lavoro promosso dalla Regione Campania. Un lavoratore sano svolge al meglio la sua attività assistenziali.

Napoli, 13 dicembre 2023

In sovrappeso, inattivo, stressato: ecco l’identikit del dipendente, dal medico all’infermiere, dal dirigente all’ impiegato, del Pascale. Stando ai dati emersi da un’indagine avviata dal Servizio di Medicina del Lavoro dell’Istituto dei tumori di Napoli, diretto da Simona Menegozzo, chi lavora nel più grande polo oncologico del Mezzogiorno, si occupa molto della salute dei pazienti, ma poco della propria.

Il 70 per cento delle dipendenti del Pascale non pratica sport, ma non stanno messi meglio i maschietti che non si muovono per un buon 64 per cento. Solo il 52 per cento, sia degli uomini che delle donne, sono normopeso. La bilancia in questo caso rivela: il 37 per cento degli uomini e il 19 per cento delle donne dovrebbero mettersi da subito a dieta. Soffrono di malattie cardiovascolari più gli uomini (43 per cento), mentre le patologie muscoloscheletriche colpiscono maggiormente le donne (42 per cento).

Lo stress lavoro-correlato porta, inoltre, alle cosiddette sindromi della papera, da corridoio, del bore out, della capanna, al mobbing, al burnout.  A questo va aggiunto che quelle che vengono dette malattie croniche non trasmissibili rappresentano le principali cause di morte a livello mondiale e sono responsabili per il quasi 70 per cento delle morti.

Che fare? Mai come in questo caso occorre un piano di prevenzione. Ed è quello che l’Irccs partenopeo ha deciso di mettere in atto aderendo da subito al programma relativo alla prevenzione della salute nei luoghi di lavoro promosso dalla Regione Campania.

<Noi crediamo fermamente – dice la Menegozzo – che un lavoratore, e fra l’altro un lavoratore come quello del Pascale, costretto a gestire la propria vita, anche emotiva, a contatto continuo con tanti pazienti oncologici, possa svolgere al meglio le proprie attività, anche di assistenza, se viene tutelata la sua integrità psicofisica nel suo complesso. Come si attua il piano di prevenzione promosso dalla Regione?  Attraverso la promozione di corretti stili di vita e del benessere organizzativo, psicosociale e della conciliazione vita lavoro. Abbiamo così deciso di aprire un sito a cui il lavoratore può collegarsi con un q-code in cui troverà notizie utili sull’alimentazione e dei video su come gestire il proprio corpo durante le ore di lavoro. Se per ora la palestra aziendale è solo una proposta, grazie ai consigli della responsabile della Riabilitazione e Fisioterapia, Monica Pinto, si possono da subito effettuare piccoli esercizi posturali durante la giornata lavorativa>.  

Il programma della prevenzione sul posto di lavoro in corsia è vasto e coinvolge vari servizi. A iniziare dal team della Psiconcologia, diretto da Daniela Barbierio, già da anni attivo non solo per i pazienti e i loro familiari ma anche per dipendenti.

<Lo stress lavoro-correlato – spiega la psicologa Ornella Mazzoni – è un fenomeno dall’innegabile evidenza, con risvolti sia umani che socio-economici; la sua risoluzione, la prevenzione e il mantenimento del benessere organizzativo risultano quindi obiettivi di primaria importanza per un lavoratore che vive ogni giorno il rapporto con la sofferenza e la morte. Una delle sindromi comuni che si riscontrano  è quella della papera, un particolare disagio psicologico in cui le persone cercano di nascondere la propria ansia e il malessere cronico mostrandosi costantemente felici e sotto controllo. Proprio come l’immagine di una papera che mentre sembra scivolare calma sulla superficie del laghetto, in realtà sta remando freneticamente con le zampe solo per rimanere a galla. Molto comune, soprattutto tra i medici, è il burn out, sindrome “dell’operatore bruciato”, nel quale lo stress si trasforma in un meccanismo di difesa e una strategia di risposta alla tensione, con comportamenti di distacco ed esaurimento emozionale>.

Tra le proposte lanciate dal gruppo di lavoro costituito nel progetto di prevenzione della salute sul luogo di lavoro ci sono ovviamente incontri di sensibilizzazione rivolti al personale, la possibilità di fare convenzioni con palestre, piscine, centri sportivi limitrofi al Pascale, campagne di comunicazione su screening oncologici.

<La nostra filosofia operativa – dice il direttore generale dell’Istituto, Attilio Bianchi – è proprio basata sul benessere psicofisico degli operatori, al fine di poter garantire il miglior impegno verso i nostri pazienti. Questo evento si inserisce con piena coerenza nella nostra visione>.

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