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Osteoporosi: la clusterina compromette i tessuti di muscoli e scheletro. Lo rivela lo studio di una ricercatrice, che vince borsa di studio.

Virginia Veronica Visconti, ricercatrice in Biotecnologie mediche e medicina traslazionale, sezione di ortopedia, del laboratorio dell’osso del Policlinico Tor Vergata di Roma, è la vincitrice della prima borsa di studio promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Onlus con il supporto dell’azienda FGP Srl, leader in Italia nella progettazione e nella produzione di ausili per l’ortopedia e la riabilitazione.

Si intitola “Clusterina deregolata come marker di fragilità ossea: nuove conoscenze sulla fisiopatologia dell’osteoporosi – “Deregulated Clusterin as a marker of bone fragility: new insights into the pathophysiology of Osteoporosis”,  ed è il progetto di Virginia Veronica Visconti, ricercatrice in Biotecnologie mediche e medicina traslazionale, sezione di ortopedia, del laboratorio dell’osso del Policlinico Tor Vergata di Roma, vincitrice della prima borsa di studio del valore di 5.000 euro promossa dalla Fondazione per l’Osteoporosi Onlus con il supporto dell’azienda veronese FGP Srl, leader in Italia nella progettazione e nella produzione di ausili per l’ortopedia e la riabilitazione evoluti a sostegno dei pazienti con osteoporosi.

Il concorso è stato riservato ai ricercatori italiani di età inferiore ai 35 anni. Il lavoro vincitore del concorso ha dimostrato l’importanza della clusterina, una glicoproteina che gioca un ruolo chiave nello sviluppo di molte malattie, e anche nella compromissione dei tessuti muscolare e scheletrico, ritrovandola, in pazienti con osteoporosi, ridotta nel sangue ed elevata negli osteociti e negli osteoblasti.

Fra i progetti presentati quello della ricercatrice Virginia Veronica Visconti è il più innovativo riconosciuto a livello internazionale in materia di osteoporosi. È stato pubblicato nel 2022 sulla prestigiosa rivista Genes.

La commissione, composta dal professor Giancarlo Isaia, dal professor Carlo Campagnoli e dalla professoressa Patrizia D’Amelio, componenti del comitato scientifico della Fondazione per l’Osteoporosi, ha considerato l’originalità e la traslazionalità dei lavori scientifici e la levatura scientifica dei candidati e del loro gruppo di ricerca, con particolare attenzione alla possibilità di utilizzare i dati ottenuti nella pratica clinica. La cerimonia di premiazione si terrà il 15 dicembre alle ore 11 in diretta streaming

Il professor Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione Osteoporosi sottolinea “l’importanza del contributo scientifico premiato, utile ad una gestione più adeguata della malattia, ed esprime la soddisfazione per aver potuto contribuire, in una virtuosa partnership con la FGP, al supporto alla ricerca scientifica svolta da una giovane e promettente ricercatrice”.Il bando biennale (2022-2023) per due borse di studio è stato lanciato a luglio nell’ambito della partnership siglata tra la Fondazione per l’Osteoporosi e l’azienda scaligera FGP, due eccellenze italiane che hanno attivato una sinergia a partire dall’assegnazione di bandi di ricerca, con l’obiettivo di sostenere l’attività scientifica e di sensibilizzazione sull’osteoporosi, malattia ad alto impatto sociale, che interessa milioni di persone e in particolar modo le donne, con numeri in continua crescita.

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