Una possibile cura del Covid arriverebbe dai Lama. Da quando la pandemia di Covid ha fatto la sua comparsa ormai sette mesi gli sforzi della comunità scientifica internazionale sono quasi interamente dedicati allo studio del virus che ancora flagella molte nazioni.
La ricerca però ancora non è riuscita a fare luce su tantissimi aspetti della malattia, primo fra tutti la possibilità di creare un vaccino o una cura.
Una risposta a questo quesito fondamentale però potrebbe arrivare dal più inaspettato degli alleati: il Lama. Infatti, secondo una recente ricerca, gli anticorpi di questi mammiferi conterrebbero due nano-corpi-varianti piccoli e stabili in grado di neutralizzare il Sars-CoV-2 in cultura cellulare. Questi nano-corpi sarebbero in grado di inibire l’interazione tra virus ed il recettore Ace2 umano e dunque impedire l’ingresso nelle cellule.
Questa incredibile scoperta è stata effettuata dal team di James Naismith del Rosalind Franklin Istitute e pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Structural&Molecular Biology. Secondo lo studio i nano-corpi presenti nei lama colpiscono una regione della proteina immediatamente adiacente e leggermente sovrapposta alla regione di legame Ace2. Entrambi i nano-corpi dei lama hanno dimostrato di neutralizzare virus Sars-CoV-2 vivo, ma H11-H4 mostra una potenza particolarmente elevata e una neutralizzazione aggiuntiva.
Gli autori dello studio inoltre suggeriscono che i nano-corpi possono trovare applicazione da soli o in combinazione con altri anticorpi per l’immunizzazione passiva di pazienti con Covid-19 grave. Poiché si tratta di anticorpi derivati dai camelidi, è probabile che generino solo basse risposte immunitarie negli esseri umani; tuttavia, sono disponibili strategie di umanizzazione già ben sviluppate.
Ovviamente l’idea che una possibile cura del Covid sia vicina non può che essere di interesse primario per l’intera comunità scientifica e non solo.