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Quali infezioni e conseguenze per la salute, quali vaccini. Dallo pneumococco al fuoco di sant’Antonio (herpes zoster)

In corso nel nostro Paese ci sono alcune campagne di vaccinazione, come quella contro lo pneumococco e contro l’herpes zoster (il fuoco di Sant’Antonio). Per esempio, a Torino, partirà, il 17 marzo, presso l’Hub vaccinale Lingotto di via Fenoglietti 15, la somministrazione dei vaccini anti pneumococco e anti herpes zoster, rivolta ai cittadini di età compresa tra i 65 e i 70 anni e ai pazienti diabetici, dando un impulso maggiore alla campagna vaccinale, già iniziata dall’ospedale San Giovanni Bosco di piazza Donatore di Sangue 3.

A Torino gli Hub vaccinali nel periodo dal 13 al 31 marzo prossimo seguiranno il seguente orario: Hub vaccinale San Giovanni Bosco: lunedì e mercoledì, dalle 8 alle 14 (ultimo accesso alle 13.30), accesso diretto; l’Hub vaccinale del Lingotto prevede l’accesso diretto il venerdì e sabato dalle 8 alle 14 (ultimo accesso alle 13.30).

Cos’è lo pneumococco

Lo pneumococco è un batterio molto diffuso, responsabile di infezioni anche gravi soprattutto nei bambini con meno di un anno, negli adulti con più di 65 anni di età e in chi è affetto da determinate malattie o condizioni. Il vaccino anti-pneumococcico protegge da infezioni causate da questo microrganismo, come le più frequenti polmoniti e meningiti.

Cos’è l’herpes zoster

L’herpes zoster, conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia frequente e debilitante, dovuta alla riattivazione del virus della varicella, contratto generalmente nell’infanzia, che rimane silente, anche per molti anni, nel sistema nervoso e può manifestarsi in un qualsiasi momento soprattutto negli anziani e in chi ha il sistema immunitario debilitato.

L’infezione da herpes zoster causa un’eruzione cutanea dolorosa, con la comparsa sul corpo di vescicole accompagnate da bruciore e prurito. La complicanza più comune è rappresentata dalla nevralgia post-erpetica, una sindrome dolorosa cronica che può durare mesi o, addirittura, anni dopo la guarigione delle lesioni cutanee. 

Il vaccino riduce il rischio di sviluppare l’herpes zoster e soprattutto protegge dalla nevralgia post-erpetica.

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