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Quando la musicoterapia entra in ospedale in punta di piedi

La musicoterapia entra in ospedale in punta di piedi e in punta di piedi allevia il dolore e le paure dei piccoli pazienti ricoverati in ospedale. Succede nel reparto di oncoematologia pediatrica…

Possono succedere cose straordinarie anche in un ospedale, per esempio in un reparto che cura i tumori del sangue. Può succedere che la musicoterapia entra in punta di piedi e in punta di piedi allevia il dolore e le paure dei piccoli pazienti oncologici.

La musicoterapia se da una parte sostiene e incoraggia e si prende cura di tutta la sfera emotiva del bambino e anche della sua famiglia, dall’altra, rappresenta un valido aiuto alle figure che hanno in carico il bambino, ovvero l’équipe multidisciplinare medica. 

Sulla musicoterapia e analgosedazione, effetti su ansia, dolore e stress nel paziente pediatrico e adulto ne ha parlato il dottor Filippo Giordano, musicoterapeuta (AIM), diplomato in sassofono, in occasione del congresso “La musica incontra la medicina. Ritmo, suoni e salute”, in programma fino al 25 novembre a Padova, a Palazzo Liviano. L’evento è stato organizzato da Motore Sanità, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, in occasione della celebrazione degli 800 anni dell’Università. 

Filippo Giordano è assegnista di ricerca presso il DiPreMed-J (ex dipartimento dell’emergenza e trapianto d’organo della scuola di Medicina dell’Università degli studi di Bari). Svolge attività clinica e di ricerca sull’utilizzo della medical music therapy nell’ambito del dolore cronico e procedurale ed è docente in seminari e laboratori del corso di laurea in Medicina e odontoiatria e in Scienze infermieristiche dell’Università di Bari.

Dal 2013 il dottor Filippo Giordano è responsabile, per l’Apleti, del progetto Dominga, che prevede attività di applicazione e di ricerca della musicoterapia in oncologia pediatrica.

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