La Regione Marche negli ultimi anni aveva intrapreso una serie di percorsi virtuosi per la presa in carico e la cura dei pazienti oncologici in Regione.
Dalla nascita della rete oncologica marchigiana alla creazione di PDTA per diverse tipologie di tumore erano state molte le azioni intraprese allo scopo di fornire risposte al bisogno di salute in ambito oncologico e di ottimizzare i percorsi di diagnosi e cura.
La pandemia da Covid però ha concentrato su di se gran parte delle attenzioni e delle risorse del SSR, molte volte fermando i cambiamenti in corso dal punto di vista oncologico. Dopo oltre un anno di pandemia però la situazione dal punto di vista sanitario sembra essersi stabilizzata ed è necessario quindi riprendere la strada del cambiamento che era stata intrapresa perché i pazienti oncologici non possono più aspettare.
Per fare il punto della situazione dell’oncologia in Regione Marche e per capire quali saranno i prossimi passi della ROM (rete oncologica marchigiana) Mondo Sanità ha intervistato la professoressa Rossana Berardi, ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche e direttore clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona.