Oltre 100 realtà scientifiche si uniscono per promuovere città sane come bene comune e affrontare le sfide dell’urbanizzazione.
In un contesto globale sempre più urbanizzato, nasce Science for Cities, un’alleanza che unisce oltre 100 realtà scientifiche con l’obiettivo di promuovere soluzioni innovative per città più sane e sostenibili. L’iniziativa, lanciata dall’Health City Institute, pone al centro della sua azione la salute come diritto fondamentale di ogni individuo e la qualità della vita nelle aree urbane. La missione di Science for Cities è chiara: creare politiche e soluzioni pratiche per affrontare le sfide sociali legate alla salute nelle città moderne, mettendo la scienza e la cooperazione tra istituzioni al servizio del benessere collettivo.
Il progetto è stato presentato ufficialmente in Senato, durante un evento che ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo scientifico. Durante la conferenza è stato lanciato anche il “Patto per la salute e il benessere delle città”, un appello rivolto alle istituzioni, ai sindaci e a tutti gli attori coinvolti nella gestione urbana per un cambiamento radicale nelle politiche pubbliche. Il patto sottolinea la necessità di costruire città più resilienti, sostenibili e in armonia con l’ambiente, dove la salute dei cittadini non è solo un obiettivo ma un valore da tutelare attraverso un approccio integrato.
Un cambiamento di paradigma nella gestione urbana
La salute nelle città è sempre più messa a rischio da fattori come inquinamento, scarsa qualità dell’ambiente urbano e stili di vita poco salutari. Proprio per questo, Science for Cities intende affrontare questi problemi con un approccio innovativo e multidisciplinare. Come sottolineato dalla Sen. Daniela Sbrollini, Vice Presidente della 10ª Commissione permanente del Senato, l’urbanizzazione è una delle sfide principali per la salute delle persone. “Dobbiamo affrontare l’urbanizzazione con un approccio globale che tenga conto del diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente sano, integrato e sicuro”, ha dichiarato la Senatrice. L’alleanza si propone di sviluppare un “One Health” che integri la salute umana, animale e ambientale, considerando tutti i fattori di rischio legati alla vita nelle città.
La salute come bene comune
Science for Cities si ispira ai principi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che definisce la salute come un “bene comune”. Oggi, oltre metà della popolazione mondiale vive in contesti urbani, dove la qualità della vita è spesso compromessa dalla mancanza di spazi verdi, dall’inquinamento atmosferico e da una gestione inefficace delle risorse. In Italia, circa il 37% della popolazione risiede nelle aree metropolitane, che contribuiscono in modo significativo alle emissioni di gas serra e al consumo delle risorse naturali. Tuttavia, le città possono essere anche luoghi di opportunità, dove un’urbanizzazione consapevole e inclusiva può promuovere ambienti sani e resilienti.
L’obiettivo del progetto è affrontare le sfide di una rapida urbanizzazione e contribuire a migliorare la vita urbana, facendo leva sulla scienza, sulla tecnologia e sull’innovazione. L’alleanza intende promuovere un cambiamento nelle politiche urbane e sociali, creando soluzioni concrete che migliorino la qualità dell’aria, l’accesso ai servizi sanitari, la mobilità sostenibile e il benessere psicofisico delle persone.
Il ruolo delle Istituzioni e della collaborazione
Nel suo intervento, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini per garantire la sostenibilità delle città. “Il processo di trasformazione delle nostre città deve partire dalle università, che formano i cittadini e i protagonisti del cambiamento”, ha affermato Bernini. Questo approccio inclusivo è essenziale per sviluppare politiche integrate che affrontino le disuguaglianze sociali e promuovano l’accesso a uno stile di vita sano per tutti.
Verso una roadmap per città sostenibili e sane
Andrea Lenzi, Coordinatore di Science for Cities, ha parlato della necessità di sviluppare una “roadmap” che affronti in modo strutturato i rischi per la salute legati all’urbanizzazione. Tra gli aspetti da considerare vi sono l’inquinamento, la gestione dei rifiuti e le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari. Lenzi ha sottolineato che la collaborazione tra istituzioni locali, università e enti di ricerca è fondamentale per evitare approcci frammentati e per garantire un cambiamento tangibile nelle politiche urbane.
Città sostenibili e resilienti per un futuro migliore
Il successo di Science for Cities dipenderà dalla capacità di coinvolgere tutte le realtà locali e scientifiche nella costruzione di un futuro urbano sano. Le istituzioni, la società civile, le università e le aziende sono chiamate a lavorare insieme per creare città che siano sostenibili, inclusive e orientate al benessere dei cittadini. L’integrazione della scienza e della tecnologia nelle politiche urbane potrà trasformare le città in luoghi più vivibili, riducendo gli impatti negativi dell’urbanizzazione e migliorando la qualità della vita per tutti.