Intervista a Patrizia Benini, Direttore Generale Istituto Oncologico Veneto, Padova.
I tumori HER2-positivi rappresentano circa il 15-20% di tutti i tumori al seno. Si stima che circa il 5% delle pazienti con tumore al seno HER2-positivo abbia metastasi alla diagnosi, e tra le donne con malattia diagnosticata in stadio iniziale circa il 10% possa sviluppare metastasi nei 5 anni successivi alla diagnosi. Oggi sono a disposizione tecnologia e opzioni terapeutiche all’avanguardia che rispondono alle diverse necessità di cura e migliorano l’aspettativa e la qualità di vita delle pazienti, ma l’oncologia veneta deve fare i conti con alcune criticità. È quanto emerge dall’evento “TUMORE DELLA MAMMELLA: ANALISI DELLO SCENARIO ATTUALE E PROSPETTIVE FUTURE NELLA GOVERNANCE. FOCUS ON VENETO” organizzato da Motore Sanità, presso il VIMM, Istituto Veneto di Medicina Molecolare di Padova. Mondosanità ha intervistato per l’occasione Patrizia Benini, Direttore Generale Istituto Oncologico Veneto, Padova, che ha parlato dell’importanza delle reti e delle nuove opportunità terapeutiche.
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